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Il COVIP: il risanamento delle finanze comunali passa per i parcheggi, non è consentito sbagliare. Sollecitazione per una tavola rotonda e ipotesi aggiuntive

lunedì 30 agosto 2010
Il COVIP: il risanamento delle finanze comunali passa per i parcheggi, non è consentito sbagliare. Sollecitazione per una tavola rotonda e ipotesi aggiuntive

In merito alla questione della gestione dei parcheggi e delle ipotesi avanzate in merito da Massimo Gnagnarini, riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del COVIP (Centro Orvietano di Vita Politica Senatore Romolo Tiberi) che pubblichiamo di seguito i versione integrale:

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La questione dei parcheggi, affrontata oggi su alcuni giornali on line dal consigliere comunale Guido Turreni, in disaccordo con Massimo Gnagnarini, la consideriamo talmente importante e decisiva per il futuro della città che auspichiamo la convocazione da parte del sindaco, in tempi rapidi, di una tavola rotonda sul tema.
Lo studio e le proposte di Massimo Gnagnarini sono preziosi e non vanno liquidati con la motivazione dell'urgenza. Le gravi difficoltà che attraversa il Comune non giustificano la speculazione di nessuno. Ciò vale per i parcheggi, ma anche per la discarica e il mattatoio. È ben vero che il Comune di Orvieto, se fosse un'azienda privata, sarebbe già fallito, ma il Comune non è un'azienda privata.

Non sappiamo se la tavola rotonda si farà e se saremo invitati, ma in tal caso introdurremmo anche le seguenti ipotesi:

a)Se il Comune di Orvieto escludesse dal novero dei servizi pubblici tutti i parcheggi di sua proprietà interrati e seminterrati, si verrebbe a trovare con beni disponibili del valore di almeno nove milioni di euro, alienabili in pochi anni con l'aiuto di un'accorta politica sui parcheggi di superficie. Col trasferimento ai privati di tali beni, i bilanci comunali sarebbero anche liberati da oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria e di restituzione dei prestiti contratti per la loro costruzione. Una bella iniezione di denaro che farebbe passare in secondo piano la necessità di fare cassa con l'ex caserma Piave.

b)Il grande parcheggio dietro alla stazione ferroviaria potrebbe essere sopraelevato con una spesa relativamente modesta e con sistemi costruttivi di rapida attuazione (si tengano presenti i parcheggi di lunga sosta nei grandi aeroporti). Si manterrebbero i posti macchina pubblici di superficie e l'enorme area coperta potrebbe essere messa sul mercato per autorimesse, depositi e magazzini privati. Nessun ostacolo risulta dal punto di vista urbanistico e vincolistico. Altri milioni di euro in pochissimi anni da reinvestire in opere pubbliche.

c) I parcheggi di superficie potrebbero essere gestiti nelle forme di legge, compresa la gestione in house mediante società completamente pubblica. Unico ostacolo la recente manovra finanziaria, che non consente ai Comuni, o associazioni e unioni di Comuni, con popolazione complessiva inferiore a 30.000 abitanti di costituire società. Mentre i Comuni e le associazioni e unioni di Comuni da 30.000 a 50.000 abitanti possono costituire una sola società. Ma l'ostacolo è agevolmente superabile se ci si mette in testa che non si va da nessuna parte senza una collaborazione tra Comuni vicini.

I promotori del COVIP
Franco Raimondo Barbabella, Dante Freddi, Massimo Gnagnarini, Pier Luigi Leoni, Mario Tiberi