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Tribunale di Orvieto: efficienza, qualità, trasparenza. Resi noti i dati 2009

giovedì 18 febbraio 2010
di laura
Tribunale di Orvieto: efficienza, qualità, trasparenza. Resi noti i dati 2009

Incontro annuale con la popolazione e i giornalisti per i vertici del Tribunale di Orvieto, secondo la consuetudine che il Presidente del Tribunale, Dott. Edoardo Cofano, e il Procuratore della Repubblica, Dott. Francesco Novarese, hanno introdotto dal loro arrivo alla guida del Palazzo di Giustizia cittadino. Presente al tavolo anche il Sindaco di Orvieto, Antonio Concina, che porgendo il suo saluto ha parlato dei cordiali rapporti con i referenti del Tribunale di Orvieto. Presenti in sala, oltre ad alcuni cittadini e giornalisti, tutte le forze dell'ordine cittadine, che il Procuratore Novarese ha ringraziato per la solerte ed efficace collaborazione, e vari magistrati e avvocati.

Sia il Presidente Cofano che il Procuratore Novarese hanno sottolineato come l'incontro volesse andare al di là delle presentazione di meri dati statistici, per significare anche e soprattutto la volontà di relazionarsi ai cittadini in modo aperto e trasparente, accogliendo anche eventuali istanze e suggerimenti.

Il Presidente Dott. Cofano ha parlato dell'organizzazione dell'ente e ha fornito alcuni dati generali. Grazie all'arrivo del sesto giudice e all'integrazione della pianta organica nel 2009 è stato possibile applicare le tabelle trimestrali previste dal Consiglio Superiore della Magistratura ottimizzando la scansione del lavoro, fatto che ha portato allo scrupoloso rispetto dei limiti stabiliti dal CSM, a un aumento delle udienze penali con il giudice monocratico e a una riduzione dei processi collegiali. Tempestività e professionalità dei giudici caratterizzano, del resto, il Tribunale di Orvieto, con GIP e GUP che ne costituiscono un vero e proprio fiore all'occhiello e tempi e produttività ottimali in ogni settore.

Migliora la produttività nel civile, dove i 6 giudici hanno emanato 300 sentenze nel 2009, 3 in più rispetto al 2008, con una media di 50 sentenze a testa che, unita a tutte le altre incombenze, costituisce uno standard di tutto rispetto. Diminuiscono le pendenze, inferiori a 800, diminuiscono i procedimenti ingiuntivi e le procedure fallimentari, grazie all'aver chiuso un notevole numero di fallimenti. Non poche, invece, le pendenze per i giudici amministratori di sostegno, che dal 2004 hanno sostituito il giudice tutelare: un segno di civiltà, quello della sostituzione delle interdizioni con la tutela di sostegno, che segna tuttavia un aggravio di lavoro e per questo spiega il lento smaltimento delle pendenze, che nel 2004 erano 109 e che si attestano ora a 75.

Dal punto di vista logistico si sta completando la messa a norma della sicurezza dello stabile e, proprio in questo quadro, urge trovare una nuova sistemazione agli atti del registro civile, attualmente in un luogo seminterrato, per cui non può dunque essere rilasciato il nulla osta per la prevenzione incendi. Un nuovo spazio va individuato anche per l'archivio dei vecchi procedimenti, ubicato nella ex caserma Piave che, come è noto, è destinata a una rifunzionalizzazione da parte di un qualche soggetto imprenditoriale.

Qualche passo avanti anche nell'informatizzazione interna degli uffici, ma la viva speranza è di poter realizzare entro l'anno un filo diretto con gli avvocati, così che possano consultare via internet l'iter dei procedimenti, risparmiando il loro tempo ma permettendo di ottimizzare anche quello delle cancellerie.

Passate in rassegna anche le attività che, nella sua volontà di apertura e di contributo all'educazione della legalità, il Tribunale ha effettuato all'esterno: con gli Istituti Superiori di Orvieto e di Città della Pieve sui temi dei processi mafiosi e dell'abusivismo e, ultimamente, in collaborazione con la società Akebia per l'utile e apprezzato convegno "L'informazione sul web. Quali regole per un nuovo luogo".

Il Procuratore Dott. Novarese ha affrontato principalmente l'ambito del diritto penale, sottolineando che la giustizia è al servizio dei cittadini e che va resa nel più breve tempo possibile. Molto brevi i tempi di Orvieto, pur con un lavoro molto sostenuto, dato che riduzione dell'organico, trasferimenti e concorsi bloccati hanno di fatto congelato il personale.

Rapidi, a Orvieto, i tempi di definizione dei procedimenti, che sono di un mese e mezzo per i processi di competenza del giudice di pace, spesso conclusi con remissione di querela. Un mese e mezzo il tempo medio anche per le decisioni di rinvio a giudizio e tre mesi quello di archiviazione dei procedimenti. Nove mesi, invece, per l'esercizio dell'azione penale dei fascicoli a carico di noti. Il tutto tenendo presente che in un anno la Procura di Orvieto iscrive 3500 procedimenti, di cui 1700 a carico di imputati noti. In tempo reale, poi, ossia a vista, il rilascio dei certificati del casellario giudiziario, mentre in altri luoghi il periodo necessario per il rilascio di questo tipo di documento va da 5 a 7 giorni.

La valenza del Tribunale di Orvieto, che estende la sua giurisdizione fino a Città della Pieve, è dunque quella di un piccolo nucleo efficiente e qualificato che, come ogni servizio non esageratamente esteso nel territorio di competenza, riesce a dare risposte ai cittadini in modo più veloce e con una migliore qualità dei rapporti umani e relazionali. Del resto, i piccoli Tribunali possono avere un senso solo se riescono a fornire giustizia in tempi rapidi. Per loro, come ha sottolineato il Procuratore Novarese, la proposta legislativa del processo breve non serve e non ha alcuna ragione di essere.

Minacciato di chiusura da tempo come altre piccole entità erogatrici di giustizia, il Tribunale di Orvieto, che è per la città un collettore sociale di notevole importanza e un indotto economico di rilievo per tutte le professioni e le attività che vi ruotano intorno, potrebbe veder decisa proprio in questo anno 2010 la sua sorte. In Umbria l'intenzione sarebbe quella di lasciare attivi solo Perugia e Terni. Mentre Spoleto si sta attivando anche grazie all'azione del senatore Benedetti Valentini cercando di estendere il suo territorio di competenza in direzione del Folignate, per Orvieto il progetto di allargamento più consono sembrerebbe la penetrazione verso l'Alta Tuscia. Molte parole sono state spese in proposito da vari mesi, se non da anni, ma occorrerebbe attivarsi quanto prima a livello politico perché la "rivisitazione" sollecitata per i piccoli tribunali anche dall'Associazione Nazionale Magistrati si traduca in allargamento di territorio piuttosto che in soppressione.