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Il tribunale per i diritti del Malato incontra i vertici ASL sui diritti dell'utenza ospedaliera. Positiva la ripresa del dialogo

giovedì 14 gennaio 2010

Si è recentemente svolto ad Orvieto un incontro con la nuova Direzione della ASL di Terni, richiesto a dicembre 2009 dal Tribunale per i diritti del malato. All'incontro, erano presenti la dottoressa Maria Flavia Pirola, nuova direttrice sanitaria dell'Asl, e il dottor Giampiero Giordano, direttore sanitario facente funzioni dell'ospedale di Orvieto. A rappresentare il Tribunale per i diritti del malato è intervenuto Odero Montanini, responsabile della sezione di Orvieto.

I problemi sollevati nel corso dell'incontro dal Tribunale per i diritti del malato, riguardanti l'ospedale di Orvieto:
- necessità di un maggior rispetto della "privacy", soprattutto lungo i percorsi che conducono alle sale operatorie dove, in seguito alla presenza di altri servizi, i pazienti in attesa di un intervento chirurgico o che lo hanno appena terminato, sono ben visibili da altri utenti sia esterni che interni, sia in entrata che in uscita dalle sale in questione (la promessa che era stata fatta al Tribunale per i diritti del malato di trasferire sia la sala gessi che l'accesso alla farmacia è rimasta tale)
- necessità di realizzare un punto unico per il ritiro dei referti di laboratorio, di quelli radiografici e delle cartelle cliniche, anche per consentire un incremento delle ore nelle quali è possibile il ritiro
- necessità di migliorare l'accesso in ospedale dalle rampe che, attualmente, essendo incustodite, sono fonte di frequenti liti soprattutto al mattino e nelle giornate invernali e di migliorare la segnaletica che orienti in modo più efficace gli utenti lungo i percorsi interni ed esterni
- necessità che il punto di ascolto del Tribunale per i diritti del malato, aperto in seguito alla presenza di volontari tutta la settimana, tranne il sabato e la domenica, e che fornisce utili informazioni a molti utenti e raccoglie da loro anche le necessarie segnalazioni, sia informato preventivamente sui cambiamenti che nel corso del tempo avvengono nella struttura ospedaliera, sugli orari e su tutto ciò che ha riflessi nei confronti degli utenti

Nonostante tali problemi fossero stati sollevati da tempo e conosciuti quindi dalla precedente Direzione ed anche dalla nuova, sia perchè erano stati elencati nella richiesta d'incontro sia perchè il nuovo Direttore Generale si avvale della collaboratori della vecchia gestione, i rappresentanti della Asl non hanno fornito per ora risposte alle richieste oggetto dell'incontro, impegnandosi ad approfondire le diverse problematiche.

Il direttivo del Tribunale per i diritti del malato di Orvieto valuta positivamente la ripresa del dialogo con la direzione generale e auspica che effettivamente siano fornite in breve tempo le risposte ai problemi sollevati,intende ribadire l'urgenza di garantire finalmente il potenziamento del "nuovo" ospedale di Orvieto, a dieci anni dalla sua inaugurazione, la cui necessità si avverte rilevando il persistente esodo di orvietani presso altri presidi, anche in seguito alle lunghe liste di attesa attualmente esistenti, e l'esodo, appena iniziato, del personale sanitario, in parte a causa di pensionamenti. Il direttivo del TDM rileva ancora una volta che i vari processi di riorganizzazione, promossi dalla Regione dell'Umbria nel corso degli anni, non sono risultati essere sempre compatibili con il modello iniziale di ospedale di emergenza-urgenza, in quanto sarebbe stato necessario che la Regione avesse messo a disposizione del nostro presidio risorse umane, finanziarie e tecnologiche ben più consistenti rispetto a quelle effettivamente concesse. Si consideri che con una struttura cinque volte più ampia di quella del vecchio ospedale le risorse disponibili non sono aumentate e, pare impossibile e invece è vero, soprattutto recentemente, i posti letto si sono rivelati nel complesso insufficienti. Occorre aggiungere che l'ospedale presenta già segnali di invecchiamento strutturale, su cui occorre intervenire così come, nel contempo, su alcune "rifiniture" ancora mancanti.

Tale incompatibilità tra risorse e modello di ospedale di emergenza-urgenza potrebbe assumere un minore rilievo se, eventualmente, mutasse il modello, in direzione di un ospedale di territorio, ma, a questo punto, verrebbe meno la necessità di costruire l'ospedale unico di Narni-Amelia, che invece risulta tra le priorità nei compiti assegnati al nuovo Direttore Generale.