sociale

Conclusa la Marcia della pace a Gerusalemme. Prossimo appuntamento da Perugia ad Assisi il 16 maggio

sabato 17 ottobre 2009
Conclusa la Marcia della pace a Gerusalemme. Prossimo appuntamento da Perugia ad Assisi il 16 maggio

Si è conclusa oggi la Perugia-Assisi a Gerusalemme iniziata lo scorso 10 ottobre, che ha visto la partecipazione di quattrocento italiani. Semplici cittadini, giovani, studenti e insegnanti, sportivi e artisti, giornalisti, amministratori locali e rappresentanti di associazioni sono andati a Gerusalemme, in Israele e nei territori palestinesi occupati.

Dalla conclusione della settimana di Marcia emerge l'appello all'Italia agli italiani, all'Europa e agli europei: "Aprite gli occhi! Qui si sta consumando una grave tragedia umana. La Terra Santa è oggi una terra violenta e violentata, intrisa di ingiustizie e soprusi. Israeliani e palestinesi non ce la faranno da soli a ritrovare la via della pace. Questo è il tempo della disperazione che precede altra violenza. Solo l'intervento di un "terzo" attore potrà spezzare la spirale della guerra. Quel "terzo" siamo noi, affermano i partecipanti, noi europei che abbiamo da saldare un immenso debito storico nei confronti di entrambi i popoli. Noi europei che abbiamo un grande interesse vitale a chiudere subito e positivamente questo conflitto prima che diventi impossibile.

"Non è più il tempo degli appelli - afferma la Tavola delle pace - questo è il tempo delle nostre responsabilità. Il Governo italiano, il Parlamento, le forze politiche, il mondo dell'informazione, gli Enti Locali e la società civile: ciascuno deve fare la propria parte". E dall'assemblea dei partecipanti, che si è svolta ieri a conclusione dell'iniziativa, oltre a un profondo disappunto per il voto contrario espresso dall'Italia, dagli Stati Uniti e da pochi altri sulla risoluzione dell'ONU scaturita dal rapporto "Goldstone", vengono alcune precise richieste:

"- Chiediamo all'Italia e all'Europa di esigere l'immediata riapertura della Striscia di Gaza. Gli insediamenti sono una forma di punizione collettiva inumana, illegale e controproducente.

- Chiediamo ai nostri Governi di ripetere le parole pronunciate all'ONU dal presidente Obama e di operare coerentemente per favorire l'unità dei palestinesi e riportare tutte le parti al tavolo del negoziato finale.

- Chiediamo al mondo dell'informazione di raccontarla giusta. Continuare a nascondere le ingiustizie e le sofferenze quotidiane di così tante persone ci impedisce di essere all'altezza delle nostre responsabilità."

La settimana di marcia si è svolta fra territori palestinesi e Israele. Da Betlemme, Hebron, Bil'in, Birzeit, Jenin, Nablus, villaggi di Swahreh, At Tucani, Artas; Gaza, Nazareth, Haifa, Neve Shalom, Jaffa, Sderot, Galilea e Tel Aviv.

"Time for Responsibilities" (la Perugia-Assisi a Gerusalemme) è promossa dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Piattaforma delle Ong italiane per il Medio Oriente e la Tavola della pace in collaborazione con la Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente e con il sostegno della Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture e di numerose Istituzioni locali e Regionali. Ora il prossimo appuntamento è il 16 maggio, per marciare da Perugia ad Assisi.

Foto di Roberto Brancolini dal sito www.perlapace.it