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La Regione Umbria fa il punto sul proprio impegno in Abruzzo

venerdì 17 luglio 2009

Il sistema di Protezione civile della Regione Umbria si è attivato subito: a poche ore dal sisma del 6 aprile scorso una prima colonna di soccorsi era già in viaggio verso i centri colpiti. Ad oggi sono oltre cento i tecnici di Regione, Province e Comuni umbri, che hanno svolto e stanno svolgendo le attività di rilevamento dei danni. Oltre mille sono i volontari della rete della protezione civile umbra che si sono alternati nella gestione tendopoli di Paganica (Campo base2), con cambi settimanali.

Il quadro dell'impegno complessivo dell'Umbria nell'area terremotata riguarda in primo luogo la gestione del Campo Base 2 ("Campo Umbria") di Paganica, uno dei centri più colpiti, distante 6 chilometri circa dall'Aquila. Nell'area sono allestite 80 tende suddivise in quattro piccoli villaggi denominati Pietralata, Piazza, S.Antonio e Colle (il nome dei quattro quartieri di Paganica) che cercano di ricreare nel disegno urbanistico un funzionale impianto sociale: con piazzette, aree di servizi comuni, mensa e strutture ricreative. "Campo Umbria" ospita circa 320 sfollati e serve oltre 700 pasti al giorno. Nella fase di prima emergenza l'area ha ospitato fino a 1400 sfollati e forniva assistenza a oltre 6000 persone.

È attiva nel campo anche una struttura sanitaria che comprende servizi ambulatoriali, guardia medica e funzioni specialistiche gestite dai servizi sanitari locali; è presente inoltre un Posto medico avanzato per l'emergenza-urgenza gestito dalla Croce rossa e collegato alla rete locale del 118. Funziona infine un Centro salute per le attività socio-assistenziali primarie; la struttura è stata donata alla Regione Umbria dalla fondazione statunitense "Richard Hotes".

La Regione Umbria è impegnata inoltre nelle attività del Com 5 (Centro operativo misto) che oltre a Paganica, comprende altre 10 frazioni (Aragno, Camarda, Assergi, Filetto, Onna, Bazzano, San Gregorio, Pescomaggiore, Tempèra, San Pietro della Ienca) con una popolazione complessiva di 10440 abitanti.
All'interno del Com 5, tecnici della Regione Umbria coordinano due funzioni: valutazione e censimento dei danni; logistica evacuati e zone ospitanti, materiali e mezzi, assistenza alla popolazione, entrambe coordinate dall'ingegnere Sandro Costantini del Servizio protezione civile della Regione Umbria. Per quanto riguarda il censimento e la valutazione dei danni sui 3656 edifici compresi nell'area sono stati compiuti 3821 sopralluoghi (in alcuni casi si è reso necessario più di un intervento). La gravità della situazione strutturale e abitativa è testimoniata dal fatto che risulta ad oggi inagibile oltre il 50 per cento delle abitazioni, e sono oltre 4000 le persone senza casa (su un totale di 14440). In totale le organizzazioni umbre di volontariato sono novanta, 68 associazioni e 22 gruppi comunali, che raccolgono 2838 volontari.


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