sociale

A Carla Del Ponte il Premio Internazionale per i Diritti Umani "Città di Orvieto" 2009

domenica 17 maggio 2009
di Mauro Sedda
A Carla Del Ponte il Premio Internazionale per i Diritti Umani "Città di Orvieto" 2009

"Lo sguardo sull'altro", ovvero guardarsi attorno, per affermare i diritti umani nella quotidianità, è il tema di grande attualità scelto per celebrare la 9^ edizione del Premio Internazionale Diritti Umani "Città di Orvieto" che si svolgerà Sabato 23 maggio con inizio alle ore 9,30 al Palazzo del Popolo / Sala dei Quattrocento e che quest'anno verrà conferito a Carla De Ponte magistrato, attualmente ambasciatore della Confederazione Elvetica in Argentina, ex procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda e l'ex-Jugoslavia.

Per il 2009, la giuria del Premio presieduta dal prof. Giovanni Conso ha proposto di portare l'attenzione su un tema molto attuale per i giovani che si confrontano con il problema della "diversità". Diversità etnica, diversità di genere, diversità di comportamento, che spesso vengono contrastati con atti discriminatori anche violenti.
"Uno sguardo sull'altro" prende come riferimento, infatti, l'art. 7 della "Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo" - "Siamo tutti uguali di fronte alla legge" - con l'obiettivo, soprattutto, di capire quali forme di tutela si possono mettere in atto al fine di prevenire, curare e anche sanzionare forme di discriminazione violenta verso chiunque.

Il Premio Internazionale per i Diritti Umani "Città di Orvieto" è istituito ed organizzato dal Comune di Orvieto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e viene attributo, ogni anno, a soggetti ed organizzazioni che si sono distinti nella difesa dei diritti umani, per i quali il Premio è elemento di sostegno alla prosecuzione dell'opera. Il vincitore, al momento della consegna del Premio che consiste nella somma di 10.000 euro, è tenuto ad indicare l'Organizzazione non governativa cui ritiene di destinare il fondo, specificandone l'utilizzo.

Il Premio di Orvieto si distingue da sempre per la significativa partecipazione degli studenti orvietani al tema dei diritti umani. La ricerca e i lavori condotti nelle scuole superiori con l'aiuto degli insegnanti (ricerca che ha inizio fin dal mese di gennaio) hanno avuto il merito di dare al Premio un senso più profondo: quello di portare il tema dei diritti umani all'attiva attenzione e riflessione delle giovani generazioni.

Le precedenti edizioni del premio: 2001, Marie Thérèse Keita Bocoum (Costa d'Avorio), per le attività svolte come rappresentante speciale dell'ONU per la situazione dei diritti umani in Burundi; 2002, Alberto Cairo (Italia), Comitato Internazionale della Croce Rossa per il lavoro umanitario svolto in Afghanistan; 2003, Don Luigi Ciotti (Italia), per l'impegno nella direzione dei diritti degli immigrati extracomunitari; 2004, Mohammed Yunus (Bangladesh), ideatore del "microcredito"; 2005, Tahar Ben Jelloun (Marocco), Mons. Vincenzo Paglia (Italia) e il Rabbino Elio Toaff (Italia), per la ricerca del dialogo tra le religioni monoteiste; 2006, Madri Coraggio di Plaza de Mayo (Argentina) per il loro impegno costante per tutelare i diritti umani violati dalla dittatura argentina; 2007, Umberto Eco (Italia), per sottolineare l'importanza alla conoscenza e all'istruzione; 2008, Souhayr Belhassen, sia nella sua qualità di prima presidente donna della Fédération Internationale des Droits de l'Homme, sia per la sua personale azione per la difesa dei diritti dell'uomo.

La giuria: prof. Giovanni Conso, presidente Accademia dei Lincei; prof. Gaetano Silvestri, giudice della Corte Costituzionale; Ambasciatore Staffan de Mistura, rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite; prof.ssa Clelia Piperno; dottor Stefano Mocio, sindaco di Orvieto; dottor Stefano Cimicchi, ex-presidente del Centro Studi Città di Orvieto, ex-sindaco della città.

 

Chi è Carla Del Ponte

Programma della cerimonia di consegna del Premio Internazionale per i Diritti Umani "Città di Orvieto"