sociale

In ricordo di Roberto Abbondanza

sabato 2 maggio 2009
di Pietro Scarpellini - Urbano Barelli, Italia Nostra di Perugia

Roberto Abbondanza è stato senza dubbio uno dei protagonisti della vita culturale, amministrativa, politica nell'Umbria di questi ultimi cinquanta anni, e la sua scomparsa (lo scorso 29 aprile, ndr) ha suscitato in tutti un generale, sincero cordoglio. Giustamente le istituzioni hanno rievocato la qualità e la bontà dell'opera sua, nei vari uffici pubblici rivestiti: Direttore dell'Archivio di Stato, Presidente del Consiglio regionale, Consigliere comunale ed assessore nel Comune di Perugia, docente universitario. Giustamente è stato osservato che in tutti questi suoi impegni ha sempre dimostrato interessi assai ampi, che spesso andavano ben al di là delle stesse funzioni rappresentate, si estendevano in molteplici direzioni, abbracciavano la poesia, il teatro, la musica, l'arte. Fondamentale è stata soprattutto la sua presenza all'Archivio di Stato che ha reso uno strumento agile, vivo, moderno, mettendo a pieno frutto il periodo formativo, nella Firenze del dopoguerra, dove si laureò e dove potè far tesoro dell'insegnamento e dell'amicizia di grandi personalità della rinascita, dopo il disastro fascista, da Emanuele Casamassima ad Eugenio Garen.

E' importante sottolineare che in un periodo tanto difficile e tormentato, come è stato quello degli ultimi cinquanta anni, non solo in Umbria, ma nell'intera realtà nazionale, Roberto Abbondanza ha sempre cercato di mantenere intatta la propria libertà di giudizio, anche quando questa veniva a porlo in contrasto con l'"establishment". La sezione di Italia Nostra di Perugia lo ricorda come uno dei suoi soci più attenti, pronto ad assumere posizioni coraggiose di fronte ai gravi guasti portati da recenti iniziative, come per esempio lo scempio del Pincetto ed il progetto del Mercato coperto, la trasformazione della E-45 in autostrada ed il Nodo di Perugia per il quale ebbe a dire che "così com'è non risolverà i termini di un problema mal posto, ma anzi potrà ingenerare effetti perversi su altri tratti della locale rete viaria". Diagnosi perfetta che Italia Nostra vuole ricordare nel partecipare al commosso addio tributato all'uomo e al personaggio.