sociale

Il cielo in una stanza: a Baschi “Cantiamo i nostri tempi”

venerdì 24 aprile 2009
di Loretta Fuccello
Il cielo in una stanza: a Baschi  “Cantiamo i nostri tempi”

Nella sala variamente e densamente popolata del capiente teatrino della Casa Vincenziana per anziani"Benedetto Baccarelli" di Baschi si è tenuto, giovedì 23 aprile alle 16,30, un evento un po' speciale: "i nonni e le nonne" della casa sono stati protagonisti di una performance dal titolo "Cantiamo i nostri tempi" che, sulla traccia di una colonna sonora fatta di immagini e canzoni, ha alternato tranches di storie di vita, di ricordi, filastrocche e canzoni popolari con la voce calda e appassionata di Danilo (nella foto), straordinario cantore dei più bei testi di Fabrizio De Andrè, dolcemente accompagnato dalla chitarra di Gian Marco Fusari, mentre le mirabolanti note della fisarmonica di Emanuele Fedeli hanno trascinato anziani, animatrici, volontari e operatrici della casa in improvvisati e coinvolgenti balli (vedi foto).
Da segnalare nel video, ricco di ritratti significativi degli anziani protagonisti, le straordinarie immagini dei quadri ritraenti per lo più piazze e scorci orvietani, del bravissimo Rolando che meriterebbe una sua esposizione personale a Orvieto.
Questa la felice e partecipata conclusione di una serie di incontri di animazione con gli anziani svolti durante l'inverno nell'ambito del Progetto "Il cielo in una stanza", finanziato dal CESVOL di Perugia (Centro Servizi per il Volontariato) e ideato e realizzato dall'Associazione Comunità Nazareth in collaborazione con il Laboratorio Teatro Orvieto e l'Associazione Il filo di Eloisa.



Si tratta di un tentativo abbastanza inedito nel nostro territorio e condiviso a suo tempo con l'Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Orvieto, di entrare nelle case di riposo del territorio orvietano (sono in tutto otto le case incluse nel progetto) per portare "uno spicchio di cielo", di attenzione e di calore dall'esterno in queste realtà, dove storie di donne e uomini, non più in grado di poter restare nelle proprie case, si intrecciano e si dipanano in una dimensione del tempo che a volte sembra fermarsi. Grazie alla maestria e alla straordinaria umanità delle animatrici professionali e volontarie impegnate nel progetto (Elisabetta Moretti, Goretta Gobbini, Martina Sciucchino), insieme all'impegno e alla disponibilità di tutte le operatrici che lavorano con entusiasmo instancabile nella casa, il progetto a Baschi ha avuto davvero un esito felice, confermato dal clima allegro e dai calorosi applausi di tutti i partecipanti: parenti, nipoti, signore dell'Associazione Volontarie Vincenziano del gruppo di Orvieto-Ciconia, operatori del Laboratorio Teatro Orvieto, volontari dell'Associazione Nazareth e graditissimi ospiti speciali alcuni anziani della Casa Natività di Morrano con le loro accompagnatrici; presente anche il parroco di Baschi don Claudio.

Una buona maniera per mettere a frutto al meglio i fondi della progettazione sociale e per sensibilizzare tutta la popolazione verso la realtà e la condizione di persone che vivono l'ultima parte della loro vita, pur amorevolmente assistiti, senza avere spesso l'opportunità di raccontare la loro storia, di condividere la memoria e il ricordo della loro esperienza, di sentirsi ancora soggetti di interesse da parte degli altri.
Analoghe manifestazioni si svolgeranno di volta in volta a conclusione degli interventi previsti nelle altre case di riposo.

La tutor del Progetto

Loretta Fuccello