"Ad Orvieto non servono le ronde ma la certezza della pena unita ad appropriate azioni di prevenzione e ad un più efficace coordinamento dell'attività delle forze dell'ordine. Questo è ciò che è veramente necessario per la sicurezza dei cittadini". E' quanto sostiene, intervenendo nella discussioe che si è aperta anche sulla Rupe, Filippo Girella, segretario nazionale di Ugl Polizia, l'organizzazione sindacale che rappresenta la maggioranza assoluta dei poliziotti in servizio presso il Commissariato di Orvieto.
"Non è con le ronde - continua Girella - che uno stato degno di questo nome può pensare di affrontare la tematica della sicurezza dei cittadini. L'unica misura veramente efficace per garantire la sicurezza dei cittadini è rappresentata dalla certezza della pena mediante l'abolizione o il forte ridimensionamento della Legge Gozzini che concede troppi benefici ai detenuti e determina troppe scarcerazioni facili, sia di delinquenti italiani che stranieri".
"La Costituzione stabilisce che le pene devono tendere alla rieducazione del reo - sottolinea ancora Girella - ma che tipo di messaggio rieducativo può recepire la persona che viene condannata e nello stesso giorno del processo viene condannata e subito dopo scarcerata, come è successo recentemente anche ad Orvieto? Molto probabilmente solo quello di tornare a delinquere, perché tanto in Italia in carcere ci si resta solo per i reati gravi. E che tipo di messaggio arriva in questo caso alla vittima del reato? Sicuramente quello di uno Stato debole nei confronti di chi delinque".
"Le iniziative che devono essere prese a livello locale riguardano - conclude Girella - l'installazione di un efficiente sistema di videosorveglianza analogo a quanto si sta facendo in altri Comuni ed un più efficace coordinamento delle varie forze di polizia, magari mediante l'adozione di una centrale operativa unica".