sociale

Hai preso una multa in treno? Se non paghi ti arriva una cartella esattoriale

lunedì 16 febbraio 2009
di Comitato pendolari liguri e Comitato pendolari RomaFirenze

Non bastavano le supermulte, in grado di lievitare fino a 200 euro e più in pochi giorni: ora per chi non paga in fretta scatta la cartella esattoriale e tanti saluti..

Sulla Gazzetta Ufficiale numero 34 dell'11 febbraio 2009 il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanza, del 16 gennaio 2009, autorizza Trenitalia alla riscossione coattiva, mediante l'iscrizione a ruolo, dei crediti derivanti dalla constatazione di irregolarità di viaggio a bordo dei propri treni e dalle previste sanzioni da comminare ai trasgressori.

Con questo nuovo "strumento" le Ferrovie, con la "collaborazione" di Equitalia, "contano di arginare ancora ulteriorente il problema dell'evasione, che grazie a un'attenta campagna condotta da Trenitalia si è ridotto negli ultimi due anni intorno al 2.5%." Il provvedimento permetterà a Trenitalia di recuperare i crediti relativi ai mancati pagamenti delle multe elevate ai viaggiatori senza biglietto e avrà valore retroattivo per tutte le multe già effettuate.

In questo contesto, il Gruppo Ferrovie dello Stato ricorda che i biglietti ferroviari devono essere acquistati prima di salire a bordo e convalidati prima della partenza, ad eccezione di quelli con prenotazione obbligatoria (AV, Eurostar, Intercity Plus), che non richiedono vidimazione.

Benissimo: ma come la mettiamo con la difficoltà crescente di acquistare e anche di vidimare i biglietti, dato che:

  • Sono sempre di più le biglietterie chiuseSono sempre tantissime le emettitrici guaste e quelle funzionanti sono spesso difficili da usare
  • Sono tante anche le obliteratrici non funzionanti
  • Non tutti usano Internet o ne possono disporre al momento della necessità
  • Non sempre vi sono punti vendita aperti specie in certi orari (notturni) e giorni (festivi)

Ancora una volta Trenitalia si adopera contro i suoi stessi utenti e non fa nulla per coloro che si trovano nelle reali difficoltà di cui sopra. Invece che trovare soluzioni concrete preferisce proseguire con la linea delle grida manzoniane che sono tanto più roboanti quanto inefficaci, e servono solo ad approfondire il solco con gli utenti, che sono le vere vittime dei tanti disservizi delle ferrovie. E lo Stato, azionista di riferimento di Trenitalia, che fa? Avvalla questa scelta sciagurata? Chiediamo che tale provvedimento venga al più presto revocato: oppure vogliamo arrivare al pignoramento dei mobili per pagare una multa, magari ingiustificata?

Chiediamo ai nostri rappresentanti al Governo ed in Parlamento che si facciano promotori dell'abrogazione di questo decreto vessatorio e iniquo, e che le sanzioni pagate (non tramite cartelle esattoriali) vengano destinate al miglioramento della rete di vendita dei titoli di viaggio.


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