sociale

Precisazione dell'Amministrazione comunale in merito agli orari degli esercizi commerciali.

martedì 13 gennaio 2009
In relazione agli articoli di stampa ed alle dichiarazioni dei giorni scorsi relativi alla nuova disciplina degli orari degli esercizi commerciali nel Comune di Orvieto, l’Amministrazione Comunale intende chiarire quanto segue: 1)Circa il comportamento che l’Amministrazione Comunale avrebbe tenuto negli incontri con le associazioni, si fa presente che la riunione delle ore 10,00 del 17 novembre u.s., nella quale è stato siglato l’accordo, era stata regolarmente convocata mezzo fax; 2)Giorno ed orario di detta riunione erano stati concordati con i rappresentanti di Associazioni e Sindacati durante l’incontro precedente tenutosi il giorno 23 ottobre u.s. e che vedeva presenti anche i rappresentanti di CISL e CGIL; 3)A conferma del fatto che non v’è stata mai alcuna volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di escludere nessuno dall’accordo, si fa presente che già la riunione del 23 ottobre era stata fissata precedentemente in data 14 ottobre, e successivamente differita su richiesta della CGIL; 4)La riunione del 17 novembre, convocata per le ore 10,00, è iniziata alle ore 10.20, registrando nell’immediatezza unanimità di vedute sull’accordo in seguito siglato. Nonostante ciò, dopo aver tentato inutilmente di contattare telefonicamente il rappresentante della CGIL (la CISL era presente con il Rappresentante di Zona, Raffaello Trentini), i presenti hanno atteso fino alle 10,45 prima di verbalizzare l’accordo raggiunto. Alla luce di questi fatti, appaiono assolutamente infondate le accuse di “furbizia” e scorrettezza nella gestione della vicenda. 5)Nel merito dell’ordinanza, si fa presente che, precedentemente all’entrata in vigore della L.R. 32/2007, il Comune di Orvieto disciplinava gli orari degli esercizi commerciali prevedendo (ordinanza prot. n. 4000 del 2000) che in tutto il territorio e per tutti gli esercizi, vi fosse la possibilità di apertura nelle giornate domenicali e festive. Tale disciplina, tra l’altro, ricalcava una formula adottata già negli anni precedenti. Nessuna liberalizzazione selvaggia, quindi, è stata posta in essere dall’Amministrazione Comunale, in quanto l’ordinanza del 3/01/2009 prevede una disciplina che poco o nulla si scosta da quanto ampiamente sperimentato nel territorio comunale nel corso degli anni.