sociale

Confortanti i dati della sicurezza a Orvieto, ma aumenta il fenomeno droga. L'Arma presenta il bilancio 2008

martedì 13 gennaio 2009
di laura
Reati in generale diminuzione a Orvieto e nell'Orvietano secondo i dati 2008 del Comando dei Carabinieri di Orvieto, anche se a preoccupare, in netto aumento, è il quadro che interessa l'assunzione e lo smercio di sostanze stupefacenti. La situazione che emerge dall'attività dell'Arma nel nostro territorio e dai risultati da essa conseguiti è stata presentata agli operatori dell'informazione, nella giornata di oggi, dal Capitano Andrea Lachi (nella foto con il Tenente Marco Salomoni), che dirige la Compagnia. In diminuzione, come detto, i reati, che passano dai 1282 del 2007 agli 876 del 2008. Entrando nello specifico della loro tipologia, fatto salvo che nessun reato di grave entità è stato consumato a Orvieto (assenti, ad esempio, omicidi, attentati, estorsioni), risulta diminuito il numero delle rapine, che da 4 passano a 3, e diminuito consistentemente quello dei furti, che da 394 scendono a 259; in calo anche quello delle truffe, che dalle 139 del 2007 (di cui alcune riferibili a un giro nazionale e non tutte consumate nell'Orvietano) passano a 64 casi nel 2008. La maggior parte di esse risultano a danno di anziani, e proprio per questo la Compagnia dei Carabinieri di Orvieto ha svolto recentemente una campagna informativa nei vari comuni di competenza. Diminuite, inoltre, le frodi informatiche. Come ha sottolineato anche il Colonnello Amoruso del Comando dei Carabinieri di Terni nel presentare ieri i suoi dati, almeno nei nostri luoghi la percezione comune del cittadino, che si sente minacciato nella sicurezza, è dunque non del tutto rispondente al dato reale. A preoccupare, in un quadro generale così confortante, è lo smercio e il consumo della droga, che sale dagli 11 grammi sequestrati nel 2007 agli 850 del 2008: segno, forse, di una maggiore diffusione del fenomeno, ma certamente anche dell'emergere di alcuni giri su cui i carabinieri hanno concentrato in modo capillare le indagini. Nel sequestro di sostanze stupefacenti, nell'anno appena trascorso, anche le 20 piante di marijuana rinvenute nei pressi di Allerona. 8 gli arresti, a fronte dell'unico del 2007, e 65 gli assuntori segnalati. Per quanto riguarda i risultati conseguiti dall'Arma di Orvieto, i reati scoperti sono stati 57, rispettando, a fronte dei 747 del 2007 su un totale maggiore, la proporzione del 60% circa; le denunce a piede libero scendono da 490 a 461, gli arresti aumentano da 25 a 34 e, tra questi, il dato più alto per tipologia riguarda gli 8 arresti per detenzione e spaccio di stupefacenti e gli 8 per furto; 44, in quest'ultima tipologia di reato, i denunciati a piede libero. 10 le ordinanze di custodia cautelare eseguite, 50 gli stranieri rintracciati e accompagnati in Questura a Terni, di cui 5 arrestati perché colpiti da provvedimento di espulsione. Per quanto riguarda i reati riferibili al Codice della Strada, sono state spiccate 1.254 contravvenzioni (1.250 nel 2007); 3, con 3 morti, sono stati gli incidenti mortali, 56 quelli con feriti, 57 quelli senza infortuni. E' rimasto sostanzialmente invariato, con 9.366 perlustrazioni (9.400 nel 2007), il pattugliamento; circa 300 sono stati i servizi per Ordine Pubblico e 200 quelli svolti con il carabiniere di quartiere. I buoni risultati conseguiti dalla Compagnia di Orvieto nella sicurezza e nell'ordine pubblico vanno certo ricondotti non alla casualità ma all'ottimizzazione delle risorse (sono stati ad esempio modificati alcuni orari di pattugliamento per orientare meglio i servizi), oltre che all'impiego di moderni mezzi tecnologici per contrastare il fenomeno criminale. Determinante è, secondo il capitano Lachi, anche la collaborazione fornita dalla popolazione, e ancor più potrà esserlo in futuro. Altro elemento di preoccupazione, nel mirino dell'Arma già da alcuni mesi e suscettibile di particolare attenzione nel corso di questo 2009 appena iniziato, è tutto il campo che riguarda le infiltrazioni mafiose, da cui l'Umbria, e ultimamente anche l'Orvietano, non appare certo esente.