sociale

Si ridisegna la Città. Approvata in Consiglio la Variante al PRG Parte Strutturale

martedì 2 dicembre 2008
Il 26 marzo 2008 gli atti deliberativi e la documentazione costitutiva della variante al PRG di Orvieto, Parte Strutturale, sono stati trasmessi alla Provincia di Terni che il 21 aprile ha svolto la conferenza dei Servizi Interarea chiedendo integrazioni per la valutazione di incidenza; una ulteriore conferenza Istituzionale si è svolta il 15 settembre 2008, mentre il 20 ottobre il Consiglio Provinciale ha espresso il parere favorevole con prescrizioni a cui il Comune ha risposto producendo gli elaborati necessari. Il 25 novembre la Provincia di Terni ha comunicato il recepimento delle modifiche a seguito della Conferenza Istituzionale. I contenuti del documento urbanistico sono molti e di particolare interesse: troviamo una modifica dei parametri della zona agricola per adeguarli alla legge regionale, gli indici sono stati trasformati da mc a mq. E’ stato stralciato, prevedendo un unico indice, il meccanismo premiale le quantità previste dalla L.R. che sono esigue e lo rendono poco attuabile. Contemporaneamente è resa obbligatoria la predisposizione del Piano di inserimento paesaggistico e la realizzazione di opere di compensazione paesistica. Inoltre, per garantire la partecipazione dei cittadini nelle opere di trasformazione di una certa rilevanza, questa è prevista nei piani attuativi di iniziativa privata per interventi che prevedono la realizzazione di superfici superiori a 500 mq. Sono stati individuati, infine, gli edifici sparsi in zona agricola, costituenti immobili di interesse storico, architettonico e culturale. Sono state anche fatte alcune correzioni di errori materiali e incongruenze tra parte strutturale e parte operativa riscontrate dall’ufficio PRG. Dal 2000 ad oggi sono stati individuati una serie di errori dovuti in parte ai software precedentemente utilizzati (Minicad), in parte alla cartografia, dato che la carta tecnica regionale (scala 1 : 10.000) è aggiornata al 1987. Questi errori, che sono stati individuati e numerati nelle apposite planimetrie e riportati in una relazione, sono stati risolti eliminando incertezze e ambiguità. Inoltre, il PRG è stato completamente ridisegnato. L’amministrazione comunale, al fine di soddisfare la domanda per la costruzione di un asilo nido nel quartiere di Ciconia, tenuto conto delle moderne teorie educative, che incentivano la costruzione di progetti di “continuità”, intende costruire l’asilo nido in contiguità con la scuola materna, così da giungere ad un “centro integrato”. A tal fine una porzione della zona “C” è stata trasformata parte in zona “S” per la costruzione dell’asilo, circa 1.100 mq, parte per strade e parcheggi pubblici, circa 570 mq, e la restante parte, circa 3.300 mq, è stata destinata a zona “B”. Il tema della mobilità automobilistica nella variante è considerato centrale, si tratta infatti di una questione sulla quale si chiede attenzione e capacità di decisione. È ricorrente la richiesta di un adeguamento della rete attuale che sembra rendersi necessario a motivo di una viabilità “difficile”. La rete della mobilità appare nel suo complesso non gerarchizzata, inefficiente rispetto alla capacità di garantire un'accessibilità diffusa alla città, e in particolare alle sue centralità, segnata da criticità nei punti di incrocio, intesi sia come nodi di intersezione tra assi viari strategici per i collegamenti tra le diverse parti della città, sia come nodi di interscambio fra forme diverse di trasporto. L’obiettivo è quello di favorire la fluidità della rete viaria e l’evoluzione delle dinamiche di spostamento e sosta. La variante pone al centro delle proprie scelte l’obiettivo di costruire delle condizioni per una qualità nell’accessibilità territoriale, puntando su due grandi scelte: da un lato ribadire la previsione della “Complanare”, in quanto arteria in grado di attrarre notevoli volumi di traffico, quindi capace di migliorare l’accessibilità territoriale e decongestionare dal traffico i quartieri localizzati ai piedi della Rupe, con il conseguente incremento della qualità della vita; dall'altro introdurre il casello Orvieto nord, in grado di aumentare l’accessibilità alla viabilità nazionale ed internazionale e di evitare che una parte del traffico di attraversamento e di penetrazione gravi sulla viabilità locale. Altro obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio ambientale, secondo principi di cura e sostenibilità delle risorse di pregio e insieme di sviluppo e promozione delle attività produttive legate al territorio, quali le produzioni vinicole e agroalimentari, la bioagricoltura, l’agriturismo, il turismo responsabile. Per l’area della ex “caserma Piave”, il principale fulcro tematico della variante è individuabile nella necessità di garantire il permanere dei valori architettonici e testimoniali, ma anche di mettere in campo previsioni che possano incoraggiare, favorire e incentivare la sua piena e completa riqualificazione. Per quello che riguarda l’edilizia sanitaria, il sistema sanitario italiano, come gran parte dei paesi della comunità europea, si trova di fronte a grandi sfide, garantire l’accesso alle cure a tutti i cittadini, assicurare un alto livello di qualità dell’offerta di prestazione sanitarie nel rispetto dei vincoli di sostenibilità economica finanziaria. I nuovi paradigmi del cambiamento evidenziano il passaggio dalla centralità dei servizi alla centralità della salute, quale bene pubblico e diritto di ogni individuo da tutelare e promuovere attraverso l’introduzione di nuove modalità di programmazione. Sfide ambiziose, per affrontare le quali, secondo l'amministrazione, si rende necessario un sostanziale cambiamento delle politiche pubbliche rivolte alla salute secondo una logica intersettoriale, caratterizzata da assetti decentrati e da reti integrate con una serie più ampia di attori pubblici, privati e privati no profit. A tale fine, nella variante sono previste tre nuove zone F per attrezzature sanitarie e socio sanitarie, due a Ciconia e una a Colonnetta di Prodo. Nella variante è previsto anche il potenziamento dei cimiteri frazionali di San Bartolomeo, Tordimonte, Canale, Prodo, Bardano, Corbara, Rocca Ripesena, Capretta, Torre San Severo, Bagni, Morrano e Sugano.

Varata la variante al PRG. Una nuova idea di città: sostenibilità e qualità dello sviluppo