sociale

Profer System. Notte bianca di solidarietà e ricerca di soluzioni credibili davanti al Prefetto

domenica 19 ottobre 2008
di L.R.
Notte bianca di solidarietà, dalla tarda serata di ieri a notte fonda, davanti agli stabilimenti di Baschi della Profer System: solidarietà espressa non solo per gli 83 lavoratori di Baschi (98 con gli interinali) che vedono a rischio il loro posto di lavoro, ma anche per i lavoratori toscani del ramo aziendale di Corsalone, che fanno salire a 150 i dipendenti in procinto di trovarsi in stato di inoccupazione. L'ultima versione dell'azienda, dopo aver avanzato lo spettro della mobilità, è la disponibilità alla cassa integrazione, ma non è chiaro come. Secondo quanto riferiscono i sindacati, mancano infatti referenti certi e, soprattutto, mancano spiegazioni sullo stato di difficoltà, cifre, un piano industriale che dia un minimo di garanzia sull'evoluzione o il superamento della crisi. “Finora – afferma Maria Rita Paggio, segretaria della Camera del Lavoro di Orvieto – abbiamo solo visto alternarsi, come interlocutori, vari rappresentanti del consiglio d'amministrazione dell'industria, ognuno con versioni e proposte diverse, ma non suffragate dalla necessaria concretezza”. Per cercare di dare una svolta seria e credibile alla tragica questione che mette a rischio una fetta importante dell'economia dell'Orvietano, i sindacati si sono rivolti al Prefetto di Terni, Sabatino Marchione, chiedendogli di convocare un tavolo che metta a confronto, oltre alla Prefettura che diventerà garante di eventuali decisioni e impegni, sindacati, Confindustria e azienda. Prontamente accolta la richiesta, il Prefetto ha convocato il tavolo per il prossimo mercoledì. Il tentativo, insomma, è quello di mettere la Profer alle strette negli impegni e nelle decisioni, dopo che l'azienda ha dapprima annunciato la cassa integrazione, poi la mobilità, poi di nuovo la cassa integrazione. Intanto, mentre la preoccupazione degli operai aumenta e le forme di mobilitazione si allargano, anche su sollecitazione del sindaco di Baschi, Isauro Grasselli, Comune, Regione, Sviluppumbria e Crescendo stanno lavorando per trovare uno sblocco della crisi, forse una cordata di imprenditori locali disposti a rilevare l'azienda.