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Ingegneria delle Telecomunicazioni: sarà attiva fino all'estinguersi dell'attuale corso. Ufficializzata la notizia

venerdì 18 luglio 2008
Come avevamo anticipato da notizie dirette raccolte dal Sindaco Stefano Mocio e dall'Assessore Peltonen, potranno finire il loro corso di studi a Orvieto i 127 studenti attualmente iscritti al Corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, attivo presso il Centro Studi Città di Orvieto. Lo hanno annunciato ufficialmente questa mattina, all'incontro indetto con gli studenti nell’Aula Magna del CSCO, il Pro Rettore dell'Università di Perugia, Prof. Pietro Burrascano, il Preside della Facoltà di Ingegneria, Prof. Corrado Corradini, il Sindaco di Orvieto Stefano Mocio (nella duplice veste di Sindaco e di Vicepresidente del Consorzio per lo Sviluppo del Polo universitario della Provincia di Terni), l’Assessore all’Alta Formazione Pirkko Peltonen (che è anche la Presidente della Fondazione Centro Studi) e il Direttore del Centro Studi Stefano Talamoni. Presenti alla riunione, dato l'interesse della questione, non solo gli studenti ma anche alcuni cittadini. Respiro di sollievo, dunque, all'annuncio dato dall’Amministrazione Comunale della disponibilità a garantire la prosecuzione, nella sede di Orvieto, dei corsi già iniziati. Gli iscritti al secondo e al terzo anno potranno così continuare a seguire le lezioni nella sede del Centro Studi in Piazza Duomo e a laurearsi a Orvieto; è stata infatti data, da parte dell'Università, la disponibilità a continuare ad organizzare presso il Centro Studi, anche dopo la fine degli ultimi due anni accademici, un congruo numero di sessioni di esami e di laurea. E' stata invece ribadita la decisione di non poter attivare, per il concretizzarsi dei decreti Mussi, un nuovo ciclo didattico triennale. Ciò malgrado i numerosi tentativi compiuti nei mesi scorsi dall’Università, dal Comune, dalla Fondazione CSCO e dalle forze economiche del territorio. L’impasse, come è noto, è dovuto alle difficoltà oggettive scaturite dalla nuova normativa universitaria nazionale che, tra i requisiti minimi per l’attivazione dei corsi di laurea, stabilisce un numero imprescindibile di docenti da incardinare in ogni corso. Nel caso orvietano si dovrebbero assumere nove nuovi docenti a contratto, il cui costo dovrebbe essere sostenuto totalmente dalla comunità locale. A regime, il Corso di Laurea verrebbe a costare al Comune 355.000 euro l'anno, ai quali andrebbero aggiunti i costi della struttura e del personale non docente. L’ulteriore qualificazione dell’insegnamento d’ingegneria ad Orvieto richiederebbe investimenti in termini di laboratori e di strutture di ricerca con un costo complessivo di milioni di euro. L’attuale situazione e la conseguente decisione, che l’Università e il Comune hanno condiviso, seppure con rammarico considerata la positiva esperienza decennale del Corso, sono dovute non solo alle difficoltà locali di adeguarsi alla nuova normativa, ma anche al momento estremamente critico che stanno attraversando tutti gli Atenei italiani, costretti a misurarsi con le nuove disposizioni e con la sempre minore disponibilità di risorse finanziarie. Nel corso dell’incontro odierno, il Sindaco ha voluto sottolineare che il Centro Studi Città di Orvieto continuerà a svolgere la sua attività, collegandola agli stimoli che provengono dal mondo economico e imprenditoriale del territorio, e accentuando sempre di più la propria vocazione nei settori dell’alta formazione post lauream e delle relazioni con le università italiane, in particolare con quella di Perugia, e con quelle straniere. “Con la riformattazione della mission del Centro Studi – ha detto il Sindaco Mocio – anziché diminuire, verrà rafforzato il suo ruolo di centro di alta formazione, strettamente connesso con il modello di sviluppo che questa città si è data”. Il Sindaco ha quindi ringraziato i rappresentanti dell’Università con i quali, ha detto, “si è discusso dettagliatamente sul come non abbandonare nemmeno per un attimo il percorso di studio di quanti sono iscritti al 2° e 3° anno. Il Comune di Orvieto sarà anch’esso garante dei vari aspetti. In questo momento tutte le città sedi universitarie si stanno misurando con l’applicazione dei decreti Mussi, che entreranno in vigore dall’anno accademico 2008/2009. In tutta Italia si stanno probabilmente ripensando corsi di laurea e si dovranno fare delle scelte. Riteniamo corretto e onesto l’atteggiamento assunto dall’Amministrazione Comunale, che ha scelto di non illudere per non disilludere in seguito”. Molte e soprattutto tecniche le domande poste dagli studenti in ordine ai meccanismi del riconoscimento degli esami. A garanzia di questi aspetti, tra l’Università di Perugia, CSCO e Comune verrà sottoscritto un ulteriore protocollo d’intesa, in cui si specificheranno questo tipo di aspetti. Nell’anno accademico 2007/2008 sono stati 127 gli studenti iscritti al 1°, 2° e 3° anno del Corso triennale di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni, di cui 68 provenienti dalla provincia di Viterbo, 17 dalla città di Orvieto, 11 dagli altri comuni del Comprensorio, 17 dal resto della provincia di Terni, 4 dalla provincia di Perugia e 9 da altre regioni (5 dalla Toscana, 1 dal Molise, 1 dalla Puglia, 1 dall’Abruzzo, 1 dalla Sardegna). L'attuale costo del Corso di Ingegneria delle Telecomunicazioni, che tale si manterrà nei due anni in cui sarà ancora attivo, è, per le sole docenze, di 115 mila euro annuali.