sociale

Confcommercio incontra il neo Tenente Colonnello Mauro Vinciotti

giovedì 3 luglio 2008
Si è tenuto lo scorso primo luglio, presso la sede associativa di Confcommercio, un Consiglio Direttivo con la partecipazione straordinaria del Tenente Colonnello Mauro Vinciotti, invitato ufficialmente all’incontro. Hanno partecipato inoltre il Presidente di Confcommercio Orvieto Giuseppe Santi, i Vicepresidenti Marco Ricci e Luigi Maria Manieri, il Presidente Ristoratori Orvieto Alfredo Branca, il Presidente Federalberghi Orvieto Giuliano Portarena, Piero Salituri e Ginesio Montefiore. “Riteniamo sia fondamentale dare il benvenuto come associazione al Tenente – afferma il Direttivo – auspicando che si creino in futuro rapporti di sinergia collaborativa e di confronto costruttivo”. Secondo l'organizzazione di categoria, negli anni scorsi sul territorio c’è stato un certo distacco tra istituzioni e realtà operative, con frequenti frammentazioni e scontri. “Ora è arrivato il momento di operare insieme per il bene comune e di far crescere questa città che è indietro rispetto alle potenzialità che potrebbe sviluppare”, dichiara il presidente di Confcommercio Orvieto Giuseppe Santi. “Siamo lieti che il Colonnello abbia accettato con entusiasmo il nostro invito e abbia compreso appieno il senso dell’incontro portando la sua voglia di fare e di fare bene”. Dopo un’anticipazione da parte del presidente Santi riguardo la realtà associativa rappresentata da Confcommercio Orvieto si è passati all’enunciazione, da parte dei consiglieri, di varie questioni riguardanti il territorio, partendo dai varchi elettronici fino alla segnaletica e all’abusivismo. Gli interventi più significativi, oltre a quelli del presidente, sono stati portati avanti dal rappresentante ristoratori, Alfredo Branca, dal vicepresidente Marco Ricci, dal presidente Albergatori Giuliano Portarena, che hanno sollevato problematiche ognuno sul proprio settore. Il Dottor Vinciotti ha sottolineato che questo sarà il primo di tanti incontri di concertazione, dando la propria disponibilità a dare spazio alle questioni messe sul tavolo dall’associazione in una fase come questa, nella quale Orvieto deve, gioco forza, essere competitiva.