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"PASSI d'argento": indagine periodica sulla qualità della vita degli anziani. I risultati a conclusione del Corso di “Epidemiologia in azione”

giovedì 29 maggio 2008
Il Ministero della Salute ha incaricato la Regione Umbria di sperimentare una raccolta di dati periodica sulla qualità della vita nelle persone di età superiore ai 64 anni. Nel 2010, alla fine del progetto denominato “PASSI d’argento”, tutte le Regioni italiane, che partecipano fin d’ora alla sperimentazione, decideranno se istituire in maniera permanente questa sorveglianza della terza età. “PASSI” è l’acronimo di “Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia”, un'indagine periodica sugli stili di vita ed i fattori di rischio per la salute degli over sessanta. In questi giorni si sta sperimentando una raccolta di dati nell’ambito territoriale del Distretto Sanitario di Orvieto, a cui collaborano gli operatori sanitari e sociali. Dai risultati dell’indagine si potranno ricavare informazioni precise sulla situazione degli anziani fino ad ottenere indicazioni su come meglio articolare e rendere efficace l’attenzione e l’assistenza alla terza età. Venerdì mattina, 30 maggio a partire dalle ore 9.30 nell’Aula Magna del Centro Studi in Piazza del Duomo, i risultati di questo primo test verranno comunicati alle autorità sanitarie e sociali, alla stampa e all’intera cittadinanza, nel contesto della giornata conclusiva del Corso di “Epidemiologia in azione”. Il corso, organizzato per il terzo anno consecutivo ad Orvieto dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con la Regione dell’Umbria, l’AUSL 4 di Terni e la Fondazione Centro Studi “Città di Orvieto” ha lo scopo di trasmettere a chi opera nel Sistema Sanitario Nazionale conoscenze e competenze per orientare l’azione e per monitorare gli interventi in sanità pubblica. Il Ministero della Salute ha individuato la Regione dell’Umbria quale capofila per la costruzione di un modello di indagine che possa fornire periodicamente informazioni sulla qualità della vita e sulla salute nelle persone con età superiore ai 64 anni, con l’obiettivo di estendere poi tale modello a tutte le altre Regioni italiane. Il progetto, di durata biennale, denominato “Salute e qualità della vita in Italia nella terza età” prevede numerosi momenti di formazione residenziale, la cui organizzazione e realizzazione “in loco” sono state affidate dalla Regione dell’Umbria alla Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”. La fase iniziale del progetto ha preso l’avvio con il primo Workshop dedicato alla “Sorveglianza sullo stato di salute nella terza età” che si è tenuto presso l’Aula Magna del Centro Studi in Piazza del Duomo nello scorso aprile. Al seminario di studio - organizzato dal Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) del Ministero della Salute e dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Regione dell’Umbria, l’AUSL 4 di Terni e la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto - avevano preso parte Dirigenti sanitari provenienti da tutte le Regioni italiane, destinati poi a fungere da referenti regionali e coordinatori della sperimentazione nel biennio 2008 – 2009. L’incarico che la Regione dell’Umbria ha affidato alla Fondazione C.S.C.O.(Centro Studio “Città di Orvieto”) rappresenta un importante riconoscimento per il livello della collaborazione accordata negli scorsi anni alla stessa Regione, al Ministero della Salute ed all’Istituto Superiore di Sanità in occasione dell’organizzazione dei corsi di “Epidemiologia in azione” in tema di salute alimentare, di zoonosi e di sorveglianza nutrizionale dei bambini. Presso il C.S.C.O. è attivo dal 2006 il Ce.R.S.Al. (Centro Studi per la Ricerca biostatistica ed epidemiologica in Sicurezza Alimentare), riconosciuto come centro di collaborazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Centro, coordinato dal Dott. Mario Sargenti, opera in stretta sinergia con l’Unità Operativa di Epidemiologia della AUSL 4 di Terni, diretta dal Dott. Marco Cristofori.