sociale

Strascichi sull'apertura del primo maggio. Ora sindacati e consumatori protestano per il mancato rispetto dell'accordo

venerdì 2 maggio 2008
Continuano, anche a cose ormai fatte, le polemiche sull'opportunità di apertura o chiusura degli esercizi commerciali a Orvieto in occasione della giornata superfestiva del primo maggio. Come è noto, dopo un lungo tira e molla tra amministrazione e associazioni del commercio, il Sindaco Mocio, vista l'impossibilità di riunire nuovamente le parti e l'indisponibilità all'apertura del Sindacato, ha alla fine autorizzato l'apertura con un'ordinanza, motivata dall'eccezionale afflusso di turisti in occasione di questa giornata e, più in generale, di questo periodo-ponte. Dopo il notevole afflusso di visitatori di ieri, che ha in effetti molto animato la città, a protestare sono ora, con un comunicato congiunto, C.G.I.L–FILCAMS, C.I.S.L.–FISASCAT, ADICONSUM E FEDERCONSUMATORI. Organizzazioni sindacali e consumatori fanno notare che a nuova Legge Regionale - “che tutte le parti interesssate dovrebbero leggersi”, affermano - è molto più restrittiva della precedente e prevede la possibilità di deroga per le aree turistiche solo previo accordo unanime tra le associazioni sindacali dei lavoratori e le associazioni di categoria. “Non a caso l’assessore Pierpaolo Vincenzi – affermano ancora - ha convocato per ben due volte associazioni e sindacati per raggiungere un accordo sul tema. Dopo serrate discussioni, alla fine, essendo obbligatoria l’unanimità, si è raggiunta una soluzione di compromesso, che è quella conosciuta, sottoscrivendo uno degli accordi più ampi, se non il più ampio della Regione dell’Umbria, data la nuova normativa”. Consumatori e sindacati sottolineano come il verbale seguito alle riunioni sia stato sottoscritto da tutti, compresi coloro che dopo hanno reclamato a gran voce che bisognava tenere aperto il primo maggio, “cercando così di strumentalizzare – si dice - non si capisce a quali fini, una situazione che loro stessi avevano generato, con la firma dello stesso verbale. Ma quando ci si siede al tavolo delle trattative, si è consapevoli di rappresentare qualcuno o qualcosa o si rappresenta solo se stessi?” “Detto questo – continua la nota stampa - il 30 Aprile (il giorno prima ) il Sindaco Mocio, in barba al dettato della legge regionale, alla prescritta consultazione e unanimità, in spregio all’accordo sottoscritto, ha emanato un’ordinanza che autorizzava gli esercizi all’apertura del 1° Maggio, adducendo motivazioni che non hanno ragione di essere e che non possono trovare giustificazione. Questo ha tra l’altro generato gravi disagi a quelle lavoratrici e a quei lavoratori che avevano organizzato la giornata festiva, nella certezza della chiusura”. “Si sottolinea – concludono sindacati e associazioni dei consumatori - che nessuna richiesta preliminare in tal senso era stata avanzata dall’Amministrazione Comunale nelle due riunioni. Ci si chiede, vista l’incoerenza, l’inaffidabilità e l’incapacità manifeste dell’Amministrazione Comunale, nonché la debolezza dimostrata, se sarà mai più possibile sottoscrivere accordi con tale amministrazione, col rischio, o la certezza, che mai più saranno rispettati”.