sociale

Negozi aperti il primo maggio a Orvieto: stabilito dal Sindaco con un'ordinanza. Soddisfazione di Confcommercio e Confesercenti

mercoledì 30 aprile 2008
Dopo tante polemiche appare risolta la questione dell'apertura degli esercizi commerciali per il primo maggio. Per decretarla, visto che non era possibile raggiungere un nuovo accordo tra le parti in causa, specie per il deciso no della CGIL, il Sindaco Mocio ha fatto ricorso alla prerogativa dell'ordinanza sindacale, firmando proprio oggi un'ordinanza di modifica degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali e delle altre attività di vendita al dettaglio per il primo maggio. L'ordinanza, a parziale modifica di quella emessa il 21 aprile 2008, autorizza l'apertura degli esercizi commerciali in tutto il Comune di Orvieto, motivando la decisione con il notevole flusso di turisti che visita la città in occasione di feste e ponti e con le migliaia di visitatori che sicuramente, in occasione del primo maggio, giungeranno nel territorio. Confcommercio e Confesercenti orvietane, per bocca dei rispettivi presidenti Giuseppe Santi e Sandro Gulino, accolgono con apprezzamento e soddisfazione il provvedimento emanato nelle scorse ore dal sindaco Mocio e definiscono la decisione “una vittoria del buonsenso”. “Sono state riconosciute valide le motivazioni da noi esposte – affermano - rispetto alla necessità di dare un’accoglienza ai turisti degna di una città come Orvieto che tutti vogliamo, appunto, accogliente, ospitale ed aperta. L'amministrazione ha condiviso con noi esigenze ed obiettivi per rendere Orvieto una sempre più adeguata destinazione turistica, non facendoci invischiare, né l’amministrazione né la categoria, in diatribe e strumentalizzazioni, quelle sì da bottega, anzi da retrobottega”. “I commercianti che terranno aperti i negozi - concludono Confcommercio e Confesercenti - lo faranno col proprio lavoro personale e famigliare e, nei pochi casi in cui dovessero utilizzare i dipendenti, ciò avverrà in perfetta aderenza al contratto collettivo, cioè adesione volontaria del lavoratore al lavoro festivo, maggiorazione retributiva e recupero del riposo”.