sociale

Ricostituito il Comitato pendolari di Orvieto

martedì 29 aprile 2008
E' stato ricostituito il Comitato pendolari di Orvieto per affrontare le difficoltà crescenti nel trasporto ferroviario. Molta la preoccupazione, e tanta la partecipazione, all’incontro che si è svolto recentemente presso i locali del dopo lavoro ferroviario in un’assemblea in cui i pendolari dell’Orvietano hanno voluto rimettere al centro della discussione i problemi e le difficoltà del pendolarismo dell’Umbria, con particolare riferimento ai collegamenti della città di Orvieto da e per Roma e Firenze. I circa 1.500 pendolari che ogni mattina partono dalla stazione di Orvieto si trovano di fronte a prospettive fortemente penalizzanti e peggiorative del trasporto, ma soprattutto hanno capito che il reale rischio a cui si sta andando incontro è la riduzione drastica del numero dei treni a disposizione del trasporto pendolari a vantaggio di un aumento del trasporto per l’alta velocità. Oltre il danno anche la beffa: è questa l’amara considerazione che viene fatta di fronte alla prospettiva di veder passare sulla linea ad alta velocità, che attraversa tutto il territorio orvietano, un numero sempre più frequente di convogli eurostar mentre i treni intercity verranno dirottati nella vecchia linea ferroviaria con un conseguente aumento del tempo di percorrenza per i viaggiatori pendolari. I pendolari orvietani intendono ripartire con una azione di sensibilizzazione al problema che per troppo tempo ha visto la città incapace di reagire. L'intenzione è quella di rivolgersi al sindaco di Orvieto, all’assessore ai trasporti sia comunale che regionale, ai sindaci del comprensorio e a tutti i parlamentari eletti nella Regione. I pendolari hanno deciso a maggioranza di dotarsi di un Comitato di rappresentanza che si farà carico di rappresentare le istanze di tutte le fasce di utenza. Sarà presto pubblicato anche un sito web dove sarà possibile mantenere un aggiornamento costante sulle azioni e le iniziative che verranno di volta in volta concordate.