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Droga e dipendenze. 175 mila euro di interventi previsti nel Piano Triennale 2007/2009 dell'Ambito territoriale dell'Orvietano

venerdì 28 marzo 2008
Di fronte al fenomeno della droga e delle dipendenze, che continua ad essere uno dei fattori di rischio e di malessere della nostra società, i Comuni dell'Ambito orvietano continuano a lavorare all'interno dell'apposito tavolo del Piano Sociale di Zona, di cui fanno parte parte l’Ufficio della Cittadinanza, il Promotore Sociale, i Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi di Ambito, la Dirigenza Scolastica delle Scuole Medie di Orvieto, i Dirigenti Scolastici degli istituti Superiori di Orvieto, il Ser.T/Goat di Orvieto, la Casa di Reclusione, i Centri di Aggregazione Giovanile, le Associazioni di volontariato, una Cooperativa Sociale e una Comunità Terapeutica. In questo quadro, si è concluso già alla fine del 2006, il Piano territoriale per il triennio 2004/2006 che ha visto concretizzarsi interventi come l’Unità di Strada e lo Sportello Psicologico nelle Scuole Superiori e, dal mese di Aprile 2007, il tavolo di co-progettazione ha portato all’elaborazione del Piano triennale 2007/2009, che ridisegna le azioni di intervento e prevenzione. Tra i progetti contenuti nel Piano, resi noti dall'Ufficio della Cittadinanza dell'Ambito n. 12, figurano: “On the Road-Ulisse”, proseguimento dell’esperienza dell’Unità di Strada. Attraverso l’allestimento di spazi esterni o interni ai luoghi frequentati dai giovani, gli operatori offrono informazione, ascolto e materiali informativi riguardo le sostanze, l’uso e l’abuso di alcol, la guida sicura, la prevenzione di malattie quali HIV e epatite; ai ragazzi che si avvicinano allo spazio informativo viene data la possibilità di misurare il proprio tasso alcolico prima di mettersi alla guida. “Sportello Psicologico”, proseguimento dell’esperienza iniziata anni fa nelle scuole superiori di Orvieto. Lo sportello offre attività di consulenza psicologica finalizzata alla prevenzione del disagio giovanile e alla promozione della salute. Offre inoltre uno spazio di ascolto all’interno delle scuole rappresentando un aiuto per prevenire o individuare precocemente forme di disagio che gli adolescenti possono manifestare. La riservatezza e il fatto che l’operatore sia una figura esterna rispetto alla scuola facilita i ragazzi ad avvicinarsi a questo tipo di consulenza. “Quequeeg”, progetto promosso dai Centri di Aggregazione Giovanile, sostiene quelle azioni rivolte al mondo dei giovani tese a fornire ai ragazzi del comprensorio orvietano strumenti di socializzazione e di crescita personale; l’obiettivo principale del progetto è la diffusione di modelli di comportamento consapevoli che possano accrescere il senso di responsabilizzazione e di appartenenza alla comunità da parte dei ragazzi. “Altamira 3”, progetto rivolto alla popolazione carceraria e agli ex-detenuti con l’obiettivo di fornire informazione sulle problematiche alcol-droga correlate e operare una sensibilizzazione verso le stesse. “Itinerario educativo con insegnanti e genitori”, che riguarda la prevenzione del disagio giovanile e della tossicodipendenza associato ad un lavoro accanto all’adulto con l’obiettivo di farlo avvicinare al giovane; è prevista una campagna informativa relativa al fenomeno dell’abuso di sostanze stupefacenti e all’instaurarsi di dipendenze patologiche. “Agorà”, progetto rivolto ai ragazzi delle scuole superiori e dei centri giovanili con l’obiettivo di ampliare e incrementare le risorse individuali e le capacità di adattamento di adulti e ragazzi al fine di uno sviluppo di efficaci modalità comunicative intergenerazionali. “Incontri di sensibilizzazione alle problematiche alcolcorrelate”; l’obiettivo principale di questo progetto è la sensibilizzazione alle problematiche legate all’alcolismo attraverso il coinvolgimento dei gestori di locali. “Da Te a Me”, progetto rivolto ai ragazzi dei centri di aggregazione giovanile che si articola secondo la modalità della “educazione tra pari”: l’obiettivo che si pone è di diffondere presso i giovani una cultura della salute, un atteggiamento sano e responsabile nei confronti del proprio corpo e della propria mente. “Fuori dalle scatole”, progetto che si pone l’obiettivo di abbattere i pregiudizi scoprendo se stessi e gli altri attraverso le diversità. La spesa complessiva prevista per i Progetti contenuti nel triennio 2007/2009 è di circa 175 mila euro. Parallelamente all’attività del gruppo di lavoro sulle dipendenze, nel territorio orvietano si è creato un sistema di servizi e interventi a rete pubblico-privato che vede nell’Osservatorio Permanente sul Fenomeno delle Dipendenze il contenitore dei processi di scambio, integrazione e progettazione. L’Osservatorio, unica esperienza del genere in Umbria, venne istituito nel 1997 dal Comune di Orvieto, per estendersi poi a Osservatorio di Ambito; è composto da 40 soggetti esponenti delle Amministrazioni dell’Ambito, della Asl, delle scuole del territorio, delle Forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, del carcere, delle associazioni che si occupano del settore, delle cooperative sociali e di una comunità terapeutica.