sociale

Salta l'accordo tra sindacati e amministrazione sul bilancio 2008 ma il confronto si fa più disteso

giovedì 27 marzo 2008
Si è tenuto nella tarda mattinata di oggi, alla vigilia della convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio di previsione 2008, un incontro tra l'amministrazione comunale di Orvieto e i sindacati confederali per verificare la possibilità di sottoscrivere un accordo sugli indirizzi di bilancio per l’esercizio 2008, a partire dalle proposte contenute nel protocollo d’intesa sottoscritto tra OO.SS., Regione dell’Umbria, ANCI, CAL e UPI. Sottoscrizione mancata, per l'indisponibilità dell'amministrazione a ritoccare l’addizionale IRPEF a favore dei redditi derivanti da lavoro dipendente e pensioni, salvo a rivedere in futuro le modalità (quando i dati del gettito saranno più certi tramite trasmissione aggiornata degli stessi dal Ministero, ha affermato il Sindaco Mocio in conferenza stampa), oltre che a stabilire un aumento della fascia di esenzione e una differenziazione, a favore delle famiglie, nella riduzione della TARSU, fissata indistintamente al 6%; impossibilità, inoltre, anche di individuare risorse derivanti dal recupero dell’evasione da destinare all’implementazione della spesa sociale, con particolare riguardo alle politiche a sostegno della non autosufficienza. Critici su questi aspetti, CGIL, CISL e UIL danno tuttavia atto all’amministrazione comunale di aver già assunto, nel corso del 2007, iniziative volte alla stabilizzazione dei lavoratori precari alle dirette dipendenze dell’amministrazione e delle sue partecipate (tTatro e Scuola di Musica ) e della proroga del finanziamento per il secondo semestre del 2007 per gli ex LSU, per i quali resta tuttavia aperta la definizione dell’anno 2008 e dei successivi. In una nota stampa, i sindacati sottolineano inoltre che molti degli indirizzi della bozza di accordo discussa sono condivisi e ritenuti particolarmente significativi dalle OO.SS., come ad esempio l’impegno a procedere ad ampliare l’offerta dei posti negli asili nido con l’apertura del terzo asilo nido, la sperimentazione del bilancio di genere e l’impegno aduna implementazione della concertazione con le parti sociali. “Su questo ultimo punto – si afferma - resta forte la necessità di definire un metodo di confronto preventivo che garantisca la realizzazione concreta di politiche di concertazione su tutte le materie bilancio, welfare e sviluppo del territorio, in assenza del quale l’atteggiamento delle OO.SS. non può che essere di forte dissenso”.