sociale

Preoccupazione dei lavoratori all'Eurotrafo di Fabro. Ancora nessuna risposta sulle questioni sollevate dalle RSU

mercoledì 5 marzo 2008
Situazione tesa alla Eurotrafo di Fabro, azienda metalmeccanica del gruppo Trafomec specializzata nella produzione di trasformatori elettrici. Non si intravedono infatti, da parte dell'azienda, significativi passi in avanti sulle questioni già più volte discusse dalla Rsu con il nuovo amministratore delegato, il dottor Alessandro Pini (in carica da 7 mesi), come ad esempio le riqualificazioni di personale già approvate dalla precedente dirigenza, l'adeguamento/miglioramento del premio di risultato, l'aggiornamento della maggiorazione per il turno di notte. Tutte questioni sulle quali da parte dell'azienda c'era un impegno a dare risposte entro l'11 febbraio 2008. “Siamo ormai a marzo inoltrato e ad oggi non abbiamo alcuna risposta nel merito da parte dell'azienda sulle questioni da noi sollevate – affermano Fabrizio Pilato, Giulio Morcellini e Alessio Del Buono, rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm nella Rsu aziendale. – Inoltre, si ignora il nuovo organigramma aziendale e si è in attesa di conoscere la strategia industriale e questo non può che destare in noi una forte preoccupazione”. I delegati sindacali tengono poi a sottolineare la perdita di 3 unità in organico (dai 100 dipendenti ora si è a 97), dovuta al mancato rinnovo di 3 dei 10 contratti a termine in essere alla Eurotrafo, giustificata con un calo degli ordinativi nelle prime due settimane di marzo. “Allo stesso tempo però – osserva ancora la Rsu aziendale - si legge nelle notizie apparse sulla stampa e non smentite, che il Management di Trafomec ha proceduto a riconoscimenti economici individuali. Una pratica fortemente contestata dal sindacato, perché penalizza le professionalità presenti, spesso non riconosciute”.