sociale
Acquedotto Scheggino-Pentima. SII e ATO replicano alle polemiche e spiegano la portata del progetto: il 40% in più di acqua al sistema idrico di ambito
mercoledì 27 febbraio 2008
“Il nuovo acquedotto Scheggino-Pentima è un’opera fondamentale, il cui progetto, contenuto nel Piano d’ambito e già definito in maniera formale con la Regione e le comunità interessate, costruirà un sistema moderno ed integrato capace di assicurare risorse idropotabili d’avanguardia in termini di quantità e qualità per tutto il territorio ternano, amerino e della Centrale umbra (San Gemini, Acquasparta, Montecastrilli) almeno fino al 2050, completando l’adeguamento delle reti di distribuzione con quanto definito anche per il territorio orvietano e affrontando in maniera razionale e tempestiva i problemi di approvvigionamento idrico nelle nostre realtà”.
Il presidente della Sii, Giampiero Lattanzi, ha risposto oggi alle notizie apparse sugli organi di stampa e riguardanti le polemiche sulla realizzazione del nuovo impianto di adduzione che la Sii inizierà a realizzare dal prossimo mese di settembre. Oltre a Lattanzi, sulla vicenda è intervenuto oggi anche il presidente dell’Ato Marino Capoccia, il quale ha dichiarato: “L’opera garantirà la risoluzione dei problemi legati alle dinamiche naturali delle fonti di attingimento attualmente utilizzate, garantendo oltre il 40% in più di acqua a tutto il sistema idrico di ambito e comportando notevoli vantaggi sia per le comunità ternano-amerine che per quelle della Valnerina, tenendo anche conto del protocollo d’intesa già stipulato con il Comune di Scheggino e della formalizzazione della disponibilità dei fondi Cipe che la Regione ha stanziato per la parziale copertura del progetto, avendolo inserito nel piano generale degli acquedotti. In questo contesto mal si inseriscono le polemiche di questi giorni, soprattutto per un’opera che andrà a beneficio di tutti e che è stato e sarà oggetto di un continuo confronto con le comunità interessate. Perseverare nelle contestazioni significa rischiare di penalizzare un progetto che va a vantaggio di una moltitudine di cittadini e di operatori economici”.
L’intervento, rende noto la Sii, partirà a settembre, durerà 2 anni e mezzo e costerà 18 milioni di euro. La captazione idrica sarà di 400 litri al secondo in località Canelli di Scheggino da dove l’acqua verrà trasportata per 28 Km fino a Pentima da dove sarà poi distribuita al territorio ternano, amerino e della Centrale umbra. Gli studi idrogeologici e di impatto ambientale hanno evidenziato conseguenze irrilevanti per il fiume Nera che nell’area di Canelli subirà un calo della portata che non supererà il 10%, evitando in tal modo qualsiasi rischio sia per il corso d’acqua che per le attività della zona.
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