sociale

Interruzione di gravidanza: mai più episodi come a Napoli. Ordine del giorno della maggioranza in Provincia

martedì 19 febbraio 2008
“A Napoli è stato violato il diritto alla tutela della salute delle donne e quello alla privacy, eludendo il rispetto della legge 194 che in Italia ha contribuito, tra le altre cose, a cancellare la piaga dell’aborto clandestino”. Lo dicono in un ordine del giorno i Gruppi consiliari di PD, PS, SD, PRC e Sinistra unitaria che commentano negativamente i fatti accaduti pochi giorni fa all’ospedale di Napoli, dove poco dopo un’interruzione volontaria di gravidanza per motivi sanitari sono intervenuti alcuni agenti di polizia. “L’episodio conferma – si legge nell’odg – la necessità di affermare autodeterminazione e legalità per garantire pienamente l’attuazione della legge”. Esprimendo solidarietà e preoccupazione per quanto accaduto al Policlinico di Napoli ed auspicando la piena applicazione delle leggi 194 e 405, i proponenti chiedono maggiore attenzione e informazione sulla salute delle donne, soprattutto al Sud e verso le straniere, potenziando i consultori ed arginando eventuali strumentalizzazioni politiche. Sollecitano quindi Presidente e Giunta di Palazzo Bazzani ad informare il Consiglio sui dati riguardanti le interruzioni di gravidanza degli ultimi anni, verificando la sussistenza delle condizioni per esercitare tale diritto nelle strutture ospedaliere della provincia, “pur salvaguardando – aggiungono – il diritto del personale medico, paramedico ed ospedaliero all’obiezione di coscienza”. Nell’odg si chiede inoltre all’Amministrazione di “verificare l’attuale diffusione e funzionamento dei consultori e la loro accessibilità e fruibilità anche alle straniere, di promuovere, in collaborazione con i Comuni, campagne informative sui servizi dell’Asl, incentivando l’educazione sessuale sia nelle scuole che tra i giovani in generale, anche attraverso l’attività di associazioni o società no profit”.