sociale

A sorpresa Forza Nuova scende in Piazza a Orvieto. Silenzioso sdegno tra i presenti

domenica 2 dicembre 2007
di laura
Era da prevedersi: forte dei “successi” ottenuti negli ultimi giorni con l'adesione al movimento della consigliera di Parrano Trombetta Marzuolo e di un volantinaggio nelle scuole definito dai risultati "oltre le aspettative", la sezione di Forza Nuova Baschi-Orvieto è scesa in piazza, e ha scelto giustamente il sabato tra le 19 e le 20 – momento di massimo afflusso e struscio – per farlo. E per farlo, in certo senso e forse fortunatamente, a sorpresa. Erano infatti circa le 19,00 di ieri – sabato primo dicembre – quando un gruppo di forzanovisti, trenta persone circa, ha invaso Piazza della Repubblica, sventolando bandiere e gridando i noti slogan violenti e xenofobi: “Boia chi Molla; Dio, Patria e Famiglia; a mare tutti gli immigrati; fermiamo l’invasione; ecc... ecc...). Ad osservarli, sgomenti, i tranquilli orvietani che di solito occupano la Piazza, tra questi anche qualche persona politica, come il capogruppo del gruppo misto del PD nel C.C. di Orvieto Massimo Gambetta, la vice presidente della Provincia Loriana Stella e il presidente del circolo di AN Andrea Sacripanti; e anche qualche turista, a dire il vero, in peripatetico pellegrinaggio nella nostra città slow, dove si aspettava il vivere gradevole, solidale, educato e civile che la nostra promozione turistica descrive. Alla manifestazione, regolarmente autorizzata dalla Questura di Terni dietro richiesta della sezione di Forza Nuova Orvieto-Baschi, hanno partecipato, come rinforzo, anche alcuni forzanovisti di Viterbo. A presenziarla, di servizio, la Digos, i Carabinieri e alcuni Vigili urbani. Fortunatamente non si è avuto nessun incidente, e anzi i forzanovisti sono rimasti isolati, nella tranquilla indignazione dei presenti, ma va sottolineato che la manifestazione di Forza Nuova è avvenuta a sorpresa e senza alcuna risonanza mediatica, forse proprio per saggiare il terreno, e che quindi non era stata indetta, come a volte accade in altre città italiane, nessuna protesta concomitante. La situazione potrebbe diventare più difficile, e di certo più imbarazzante per tutti, forze dell'ordine comprese, se queste dinamiche prendessero piede e si radicassero nella città. Dico la verità, scriviamo questo articolo e mostriamo le foto per dovere di cronaca e perché sono state già prese le prime posizioni politiche. Altrimenti, passare sotto silenzio questo episodio estraneo e marginale in una città che, con tutti i suoi difetti e i suoi malesseri amministrativi, è sempre stata solidale e votata all'internazionalismo, forse sarebbe la pratica migliore. L'informazione plateale non ci ha mai interessato né ci interesserà, ci interessa piuttosto quel ruolo di civile impegno che anche l'informazione, soprattutto nella realtà locale, può svolgere. Orvieto non è solo la città dei martiri di Camorena, come il Sen. Zuccherini e Sinistra Democratica sottolineano, è anche la città del “Premio ai Diritti Umani”, anche e soprattutto dei diritti umani e civili di quei Mondi extra nazionali che Forza Nuova, cavalcando un facile scontento, demonizza e ostracizza. Accanto all'azione politica, che va svolta anche e soprattutto a livello parlamentare, affrontando una volta per tutte la legittimità o meno di questo raggruppamento politico – su quali basi, infatti, un Questore potrà mai negare una manifestazione se non interviene un più chiaro ordinamento legislativo? - va svolta o si deve continuare a svolgere una forte azione educativa e sociale, che mostri concretamente l'altro risvolto di quel “male” e di quel “vuoto di valori” a cui Forza Nuova si appella per le sue proposte politiche liquidatorie. Serve una riflessione sull'uso improprio della famosa ed abusata “crisi dei valori”, serve smettere di usare la parola “valori” genericamente e in ogni contesto, senza contestualizzazione storica, geografica, identitaria. Ai nostri senatori e onorevoli invece diciamo che, nella nuova società della comunicazione, anche le immagini hanno un forte portato e che, se facessero o facessero fare a chi di dovere un bel giro tra i vari blog forzanovisti (che non a caso, in questa occasione, non linkiamo), in esse, ancor più che negli slogan linguistici, avrebbero molto di violento e di nostalgico da osservare. Ma anche di emotivo, di forte; ed è forse proprio alla valorizzazione delle buone emozioni e alle posizioni rispettose ma decise, per troppo tempo oscurate e dimenticate, che bisogna tornare. Esistono, facciamole vivere, rivendichiamole, mettiamole in valore, facciamole vedere: non lasciamo che si pensi che il mondo sia solo quel teatrino della vita e dei sentimenti, oltre che della politica, che i media, fin troppo spesso, ci buttano sotto gli occhi e nelle orecchie. Riportiamo in correlata i comunicati stampa del Senatore Stefano Zuccherini e di Sinistra Democratica Orvieto. E ci piacerebbe che non solo la politica dei partiti, ma anche quella del pensiero e delle emozioni dei cittadini si pronunciasse. Quanto a me, dedico a chi vuole cacciare gli emigrati e chiudere le porte questo bellissimo “epitaffio” tratto dall'ultimo libro della mia amica – grande poeta, universale e umbra – anna maria farabbi (a lei piace firmarsi così, in caratteri minuscoli): anna maria farabbi piccolissima dorme. La casa è grande. Le acque le terre i fuochi le arie. L'amore. Il meridiano che anche nel sonno mi percorre. E a chi invece grida “Boia chi molla”, l'incipit dello stesso suo libro (La Magnifica Bestia, Traven books, 2007), ossia questo modello alternativo, civile e poetico di perseveranza: Sono presenti in me: quel bambino cieco, privo di braccia a causa della guerra, che sta leggendo con le labbra, fotografato da David Seymour (Roma, 1948), e Jean Dominique Bauby che, non volendo arrendersi alla malattia, scriveva con le palpebre. Uno mi in/segna a leggere e l'altro a scrivere. Entrambi, contemporaneamente: la preziosità del ricevere e l'estenuante pratica di ogni relazione, la profondità del sentire e la parsimonia, la cerimonia, del segno. Il mondo è fatto anche di tante energie nobili e pulite, non ci servono Forza Nuova e i suoi cantori per liberarci di "un sistema di potere che ammorba Orvieto e l'Umbria e che è formato da decine di persone che fanno affari sulla pelle dei cittadini". Speriamo di riuscire a moralizzare la vita politica in modo più democratico, magari proprio dalla società civile. Anche perché le garanzie, da parte di chi scende in piazza con certi slogan, non sono certo ottimali.

Interrogazione parlamentare del Sen. Zuccherini: 'Indegna gazzara di Forza Nuova blocca il centro storico di Orvieto'

Il comunicato di Sinistra Democratica: 'I fascisti di Forza Nuova bloccano Orvieto; un’offesa alla Città dei sette Martiri di Camorena'