sociale

Dalla Regione Umbria arrivano 387mila Euro per i danni del maltempo del 2004

giovedì 22 novembre 2007
Con una delibera del 22 ottobre scorso la Regione Umbria ha stanziato 387mila Euro per il completamento delle opere relative al danneggiamento provocato dal maltempo del 2004. Come è noto, a seguito del lavoro svolto dal Servizio Intercomunale di Protezione Civile, il Governo dichiarò lo stato di emergenza ed assegnò per l’intera area dell’orvietano 3.385.000 Euro. Restarono a disposizione altri 500mila Euro, somma che con la suddetta delibera della Giunta Regionale è stata ripartita per completare alcune opere. Nel dettaglio, le cifre sono state così ripartite: - Orvieto - 197.371 Euro per completamenti vari; - Allerona - 50.000 Euro per il ripristino della Selva e piazza A. Lupi; - Baschi - 50.000 Euro per il completamento e la riparazione di danni al capoluogo; - Castel Viscardo - 40.000 Euro per la messa in sicurezza del cimitero di Monterubiaglio e di Santa Madonna; - Porano - 50.000 Euro per interventi vari. Sono stati stanziati, inoltre, 125mila Euro sul progetto di potenziamento del Servizio di Protezione Civile Intercomunale che saranno utilizzati per il potenziamento del sistema di telecomunicazioni (potenziamento sistema radio), spargitori per la prevenzione del ghiaccio, attrezzature e mezzi da utilizzare in collaborazione tra Comuni Associati. Verranno ripresi ed aggiornati, inoltre, i vari Piani Comunali con il contributo di laureandi in Protezione Civile dell’Università di Foligno. “Credo che si debba proseguire in questo prezioso lavoro, svolto con professionalità e competenza da parte della struttura dell’Intercom - dichiara il Sindaco di Orvieto Stefano Mocio - Le varie emergenze, accadute in questi anni nel nostro territorio, hanno sempre visto in prima fila il Sistema di Protezione Civile che per questa Amministrazione rappresenta un fiore all’occhiello. Bisogna continuare su questa strada, mettendo a disposizione tali professionalità e competenze allargandole a soggetti come la Comunità Montana, quale prezioso e fattivo contributo per una sempre maggiore e più efficace capacità di intervento. In attesa del riordino complessivo delle Comunità Montane, andrà avviato un confronto con lo stesso Ente per verificare quali competenze, disponibilità finanziarie di bilancio, investimenti ed organizzazione del sistema si intendano mettere in atto. Una funzione associata oggi è già in campo, si tratta di costruire un percorso all’interno del quale la Comunità Montana entri a pieno titolo”.