sociale

Colposo e non doloso il reato per cui è indagato Gianni Cardinali

mercoledì 21 novembre 2007
Passa da doloso a colposo il reato di violazione del segreto di Stato Stato per cui è indagato Gianni Cardinali, proprio come chiedeva, tra l'altro, il suo legale Avv. Sergio Finetti. L'accusa, praticamente, rimane la stessa, ma il fatto di riconoscere, da parte del magistrato, che era assente la cognizione e la volontà di commettere reato semplifica e rende meno grave il procedimento che, in caso di processo, non verrebbe più espletato in corte d'Assise ma presso il Tribunale di Orvieto. Anche la pena, naturalmente, sarebbe notevolmente minore. Il fatto che non ci fosse dolo era del resto palese dal comportamento che aveva tenuto, a suo tempo, il noto ambientalista orvietano, che non aveva mai nascosto di aver scattato le foto ai pini divelti alla Caserma Monte Grappa per eseguire nuove costruzioni, inviandone anche segnalazione, tramite il WWF, al Ministero dell'Ambiente, a quello delle Infrastrutture e a quello dell'Economia e delle Finanze. Oltre, naturalmente, ad averne fatto materia di pubblicazione sulla bacheca dell'associazione e tramite gli organi di informazione. Ora la vicenda, che ha suscitato vasta eco e varie prese di posizione, arrivando pochi giorni fa anche sul tavolo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si ridimensiona notevolmente.