sociale

Folla e partecipazione per esprimere solidarietà a Gianni Cardinali

venerdì 26 ottobre 2007
di giulia
Continuano i messaggi e le iniziative per esprimere solidarietà nei confronti del nostro concittadino Gianni Cardinali, indagato dalla Procura della Repubblica di Orvieto per aver fotografato e diffuso lo scatto ritraente il taglio degli alberi all'interno della Caserma Monte Grappa della Guardia di Finanza, area coperta da segreto militare. Discusso l’accaduto oggi pomeriggio durante un’iniziativa pubblica tenutasi nella Sala del Governatore di Palazzo dei Sette, a cui ha partecipato un folto pubblico insieme allo stesso Gianni Cardinali. Una riunione in cui molti singoli cittadini hanno espresso il loro personale disappunto nei confronti della vicenda e hanno dichiarato piena solidarietà all’esponente del WWF. Ha dato il via all’assemblea Maurizio Conticelli, consigliere di Altra Città del Comune di Orvieto e da sempre schierato in battaglie a favore dell’ambiente. “Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la notizia, attraverso la stampa, dell’avviso di garanzia arrivato a Gianni Cardinali – afferma Maurizio Conticelli - per questo dichiaro piena solidarietà. È un episodio increscioso che sembra avere i requisiti del paradosso. Io e Giancarlo Imbastoni, consigliere di Sinistra Democratica, siamo qui in veste di cittadini per esprimere solidarietà ma soprattutto per decidere come intervenire. Penso a diverse iniziative tra cui l’intervento della Presidenza della Repubblica”. Ha continuato il consigliere Giancarlo Imbastoni leggendo qualche parola inviata dall’On. Salvatore Cannavò. “Sono situazioni di questo tipo che sfumano le nostre differenze facendo venir fuori la solidarietà, la nostra appartenenza a temi ideali, facendoci mettere da parte ogni tipo di schemi e di alleanze – ha dichiarato Giancarlo Imbastoni. – Sono qui per esprimere il mio appoggio e per vedere, anche attraverso il volere di Gianni Cardinali, come intervenire sull’accaduto”. È seguito l’intervento dell’On. Ali Rashid. “Vorrei ringraziare il promotore di questa iniziativa - ha affermato - ed esprimo piena solidarietà al professor Cardinali. Questo episodio evidenzia le gravi difficoltà che da anni colpiscono il rapporto tra istituzioni e cittadini e va a toccare un diritto di libertà per il rispetto del vincolo paesaggistico che dovrebbe essere rappresentato da tutti i cittadini. Credo sia uno spiacevole accaduto, non riesco a capire neanche come un magistrato possa accogliere una simile richiesta. Credo che questa battaglia vada affrontata fino in fondo e la città di Orvieto e i cittadini devono considerarla loro personale. Questa è una battaglia civile, politica, personale e culturale. Appoggio Gianni Cardinali e mi impegnerò su questa questione personalmente come onorevole”. Sono susseguiti vari interventi tra cui quello del Vice Presidente di Altra Città Francesco Ercolani: “Conosco Gianni Cardinali dal ’72 ed è stato colui che mi ha permesso, attraverso la sua figura, di conoscere un po’ meglio questa città. Mi ha sensibilizzato verso l’ambiente e verso le battaglie in suo favore. Posso esprimere solo grande solidarietà nei confronti di un mio amico, di un grande educatore e formatore, di una persona da sempre schierata nei confronti dell’ambientalismo e della sua diffusione. Credo profondamente che questo avviso di garanzia non l’ha ricevuto solo Gianni Cardinali ma tutta la città di Orvieto”. Molti altri i cittadini che hanno espresso solidarietà al professore e commentato la vicenda all’interno dell’iniziativa. Come ha affermato Conticelli la questione ha del paradossale, sembra quasi assurdo che si possa interpretare una battaglia a favore dell’ambiente come un reato contro lo Stato. Che reato, ma soprattutto che segreto di Stato sarà mai scattare una foto e divulgarla per una campagna a favore di alcuni alberi che sono stati poi abbattuti? Sembra che i problemi dell’Italia, e ne abbiamo tanti, si riducano a simili episodi. Istituzioni che si ritorcono contro un cittadino che ha cercato di combattere per una propria causa. E se è così ha ragione Francesco Ercolani, l’avviso di garanzia è per tutti, per tutti noi cittadini, per la città di Orvieto e contro la nostra libertà di espressione.