sociale

Incidenti sul lavoro. Il sindaco Mocio: 'basta con lo stillicidio di morti bianche'. L'ANCI promuove un'azione sinergica tra istituzioni e enti preposti alla sicurezza

giovedì 20 settembre 2007
Si è precisata, a seguito delle indagini intraprese dal Commissariato di Polizia di Orvieto su mandato della Procura della Repubblica, la dinamica dell’infortunio sul lavoro che nel pomeriggio di martedì ha funestato il nostro territorio. A perdere la vita, come è ormai noto, è stato pomeriggio, un piccolo imprenditore 63enne di Montefranco, Quinto Boccanera, che con la sua ditta aveva ricevuto in appalto i lavori di ristrutturazione di un capannone nella zona industriale di Fontanelle di Bardano. L'uomo si trovava sul tetto, a lavori non ancora iniziati, per compiere un sopralluogo, quando ha inciampato in qualche ostacolo e, cadendo, ha compiuto un volo di otto metri sfondando, tra l'altro, la vecchia copertura di eternit dell'immobile. Le indagini stanno ora facendo luce su eventuali responsabilità, sia da parte della ditta committente che dell'impresa edileche aveva ricevuto in appalto i lavori. L’infortunio mortale di martedì, il diciassettesimo in regione dall’inizio dell’anno, il terzo in una settimana, ripropone il grave problema delle morti sul lavoro, che ha una grave incidenza anche nel territorio orvietano. Oltre alle reazioni del mondo politico e sindacale che, insieme ad altre considerazioni, chiedono che venga rafforzato il servizio di Medicina del lavoro della Asl, si uniscono al cordoglio e alle riflessioni su questa grave piaga sociale anche il Sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, e l'Associazione nazionale dei Comuni italiani. Il Consiglio Comunale ha inoltre osservato, nella seduta di ieri, un minuto di silenzio in segno di lutto. “Ci addolora profondamente – dice il Sindaco - questa morte sul lavoro che ha scosso anche la nostra città. L’escalation di disgrazie sul lavoro in Umbria, come nel resto d'Italia, al di là della costernazione ci dice una cosa sola: non si può più assistere impotenti allo stillicidio pressoché quotidiano di vittime, occorre accelerare l’attuazione di una politica concreta per la prevenzione e la sicurezza del lavoro. Occorre che da ogni più piccola comunità provenga la spinta a rendere possibile un nuovo sistema di tutela del lavoro prefigurato dalla nuova legge 123 del 3 agosto scorso approvata dai due rami del Parlamento in materia di misure per la tutela della salute e della sicurezza, che delega il Governo al riassetto e alla riforma della normativa in materia”. “In attesa dell’emanazione dei decreti attuativi – continua il Sindaco - si possono fare, però, delle prime azioni concrete nella direzione della formazione ed informazione sia dei lavoratori che delle imprese, specie delle piccole aziende spesso impegnate nei subappalti, così come un’azione coordinata fra le strutture pubbliche ispettive, le Asl e gli Enti Locali. Va in questa direzione l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Orvieto che sosterrà ogni iniziativa istituzionale nell’ambito del nuovo Testo Unico sulla Sicurezza che verrà intrapresa dall’ANCI Umbria”. E, a proposito dell’ANCI Umbria, emerge, da un incontro avuto dal Presidente Paolo Raffaelli con il Sottosegretario al Ministero della Salute, Gianpaolo Patta, l'intenzione di rilanciare fortemente il tema della prevenzione e della tutela dei lavoratori alla luce della nuova legge 123, che dà possibilità di supporto, anche attraverso strutture pubbliche come INAIL e ISPESL, ASL, INAIL, e INPS, di svolgere iniziative di informazioni e contrasto insieme alle Istituzioni. Per questo, nelle prossime settimane, l’ANCI Umbria promuoverà un incontro tra tutte le istituzioni interessate, per sviluppare un confronto ed giungere al più presto alla stesura di protocolli d’intesa sull’esempio degli accordi sottoscritti a Genova, Fincantieti, Napoli ed in via di definizione a Taranto. Le politiche di prevenzione e contrasto delle morti bianche dovrebbero essere agevolate anche dall'entrata in vigore del nuovo quadro normativo che dal 1° settembre affida alla Autonomie locali una serie di nuove competenze e responsabilità, ad esempio con il definitivo superamento delle gare al massimo ribasso.