sociale

Sicurezza stradale: approvata la nuova procedura sanitaria per l'idoneità alla guida dopo il ritiro della patente

lunedì 3 settembre 2007
Accrescere anche tra i bevitori occasionali la consapevolezza delle conseguenze di una guida in stato di ebbrezza, promuovere l’adozione di uno stile di vita appropriato e dare certezze ai cittadini su percorsi e tempi necessari per riavere la patente: sono queste le principali finalità di un atto approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria con il quale vengono individuate le procedure sanitarie da seguire dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza. Il provvedimento, che rientra tra le azioni previste nel Piano regionale per la prevenzione degli incidenti stradali, consente di uniformare sul territorio umbro le procedure finora adottate e mette le Commissioni mediche locali in condizione di esprimesi sulla idoneità alla guida in base ad elementi concreti. A differenza di quanto avveniva in passato, le nuove procedure adottano criteri più efficaci di valutazione. Ad esempio, tutti coloro che hanno violato l’articolo 186 del codice della strada (guida in stato di ebbrezza) dovranno sottoporsi sia ad esami del sangue (emocromo, trigliceridi, transaminasi, ganna-gt etc.) che ad un colloquio informativo presso il Servizio di alcologia della propria Azienda Usl. Sulla base dei risultati emersi spetterà poi alla Commissione medica locale esprimere il giudizio finale in relazione alle tre classi di rischio individuate: bassa, media ed alta. “Crescono – ha detto l’assessore Rosi - gli incidenti stradali causati da un eccesso di alcol, in cui sono coinvolti sempre di più giovani con un livello di alcolemia superiore a 0,5 grammi al litro. Abbiamo quindi operato affinché, anche per i bevitori occasionali ed a rischio molto basso, il riesame della Commissione medica per la revisione della patente non sia solo un passaggio formale ma una occasione per riflettere sui comportamenti a rischio e sulle conseguenze per la salute. Le procedure individuate nel protocollo sanitario approvato oggi, che sono frutto di incontri avuti con rappresentanti delle due Commissioni mediche locali, dei Servizi di alcologia delle quattro Usl dell’Umbria e delle Prefetture di Perugia e Terni, vanno secondo noi proprio in questa direzione. Le Prefetture – ha infine annunciato Rosi - si faranno carico di allegare al provvedimento di sospensione della patente un promemoria per gli interessati con gli elementi essenziali del percorso sanitario da seguire”.