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Qualche notizia dal gruppo Orvieto del treno per Pechino. Dopo una calda accoglienza a Budapest, in viaggio verso Mosca: stupefacente come in un romanzo di Agatha Christie

sabato 11 agosto 2007
Sono in viaggio verso Mosca, dove arriveranno domani, domenica 12 agosto, i 212 italiani del progetto “Un treno speciale per Pechino”, promosso da "Le parole Ritrovate" e ANPIS, con il patrocinio del Ministero della Salute, per creare attenzione mediatica, a livello nazionale e internazionale, sui problemi spesso sottovalutati o ghettizzati della salute mentale. Qualche notizia telefonica ci arriva dai cinque rappresentanti di Orvieto che fanno parte dell'avventurosa spedizione: il dottor Massimo Marchino del SERT, Massimiliano Spirito di ANPIS, Marilena dei gruppi AMA e due assistiti dai servizi. Dopo aver viaggiato su treni di linea i nostri amici hanno preso ieri a Chop, dopo aver lasciato Budapest, il vero treno speciale che li porterà, senza più cambiare convoglio, fino a Pechino: 9 vagoni e 42 persone addette al servizio e all'assistenza dei partecipanti. “L'atmosfera è bellissima – ci dice Massimiliano Spirito – sembra di vivere in un libro di Agatha Christie, – bella tra noi, bella con l'esterno. Dire che siamo emozionati e stupiti è dire poco, anche per l'accoglienza calda e sinceramente interessata che abbiamo finora ricevuto”. Ieri mattina a Budapest il gruppo del treno per Pechino si è incontrato con la Fondazione psichiatrica “Risveglio” e, al momento della partenza da Budapest nel primo pomeriggio, c'è stata la gradita sorpresa di incontrare alla stazione l'ambasciatore italiano in Ungheria, Spinelli, venuto a salutare i partecipanti al viaggio. Non era previsto, cosa che ha ancor più aumentato l'emozione e la sensazione di sentirsi accolti e “a casa” del gruppo.