sociale

Approvato il nuovo tariffario delle cooperative sociali. Per i lavoratori contributi previdenziali calcolati sul salario effettivo

venerdì 27 luglio 2007
E’ all’insegna dell’equità sociale il nuovo tariffario regionale della cooperazione sociale approvato stamani dalla Giunta regionale dell’Umbria con decorrenza dal primo luglio 2007. A partire dal primo gennaio 2008, in Umbria anche i lavoratori delle cooperative sociali avranno dei contributi previdenziali calcolati sul salario effettivo e non su quello convenzionale. “Un traguardo importante per 5 mila lavoratori umbri – ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara – che la Regione Umbria, unica nel panorama nazionale, raggiunge con due anni di anticipo rispetto ai tempi previsti dalla Finanziaria”. L’aggiornamento del tariffario, che avrà la durata di tre anni con verifiche annuali, è frutto di un’intesa preliminare tra Regione Umbria, Anci, organizzazioni sindacali, Arcst- Legacoop, Agci e Federsolidarietà – Confcooperative e ieri è stato al centro della riunione del Tavolo tematico sulla “riqualificazione del sistema welfare” presieduto dall’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, al quale hanno partecipato tutti i soggetti firmatari dell’Intesa. “Il documento – ha detto – rappresenta un risultato condiviso da tutte le parti interessate mentre, in passato, c’era stato un conflitto aperto con le parti sociali. E’ un passo in avanti per superare in modo deciso le difficoltà che il settore affronta nella nostra regione. Tra gli impegni c’è anche quello di lavorare per comprimere i tempi dei pagamenti per i servizi prestati”. A proposito l’assessore ha annunciato che dal canto suo la Regione si impegnerà a dare delle direttive alle aziende sanitarie per ridurre i tempi dei pagamenti, mentre l’Anci provvederà a sollecitare i Comuni sulla questione. Non si escludono disincentivi per gli enti che non rispetteranno i tempi. Ritornando al tariffario, il documento prevede 12 punti, avrà durata triennale con eventuali modifiche che potranno essere effettuate a giugno di ogni anno. Uno dei punti fondamentali è quello di garantire il rispetto del contratto nazionale, dei contratti integrativi territoriali, delle normative sulla sicurezza del lavoro nella convinzione che dalla qualità del lavoro degli operatori dipenda poi la qualità dei servizi erogati. Il tariffario è articolato in due diverse tipologie: la tariffa base e la tariffa con indennità di turno per i servizi funzionanti su turni ruotanti con continuità nell’arco delle 24 ore, comprensivi di almeno 5 notti al mese per lavoratore. Per migliorare il processo di razionalizzazione e l’efficienza del comparto della cooperazione sociale è stato anche previsto un incremento di una quota percentuale – pari al 19 per cento del costo diretto del lavoro con un decremento annuale dell’1 per cento a partire dal secondo anno di applicazione del tariffario - per la copertura dei costi di organizzazione, gestione, formazione, sicurezza e qualità. Inoltre, è previsto un rimborso spese per i lavoratori che per motivi di lavoro utilizzano il proprio mezzo di trasporto con un ammontare massimo che dovrà essere fissato preventivamente nei contratti di servizio. Significato anche l’impegno per superare le sacche di precariato: “Si avvierà un percorso per superare le forme contrattuali precarie e comunque non stabili attraverso programmi di stabilizzazione e l’applicazione di contratti a tempo indeterminato – ha sottolineato Stufara – Contestualmente all’autocertificazione che le cooperative sociali devono produrre per l’applicazione del contratto nazionale in sede di affidamento del servizio dovranno dichiarare di provvedere all’inquadramento degli operatori nel profilo professionale corrispondente alle mansioni che dovranno svolgere”.