sociale

Arriva la risposta del Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico Artistico Orvietano alla Signora Lucia Conti Tammaro: dispiacere e auspicio di un ripensamento

venerdì 29 giugno 2007
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la risposta del nuovo Consiglio direttivo dell'ISAO alla lettera aperta di dimissioni della signora Lucia Conti Tammaro, la nota studiosa per molti anni direttrice della Biblioteca comunale “Luigi Fumi” e socia fondatrice dello stesso ISAO. RISPOSTA del Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico Artistico Orvietano alla Signora Lucia Conti Tammaro Secondo quanto previsto dal Regolamento dell’Isao al titolo III, art.17, dopo aver individuato i tre componenti del seggio elettorale nelle persone dei soci generale Giancarlo Cortese e dott.sse Raffaella e Serena Pinna, il Consiglio uscente ha provveduto a fissare e comunicare la data delle elezioni per il rinnovo del Direttivo “che debbono tenersi entro il mese di giugno”. All’esito delle votazioni, svoltesi nelle giornate di giovedì e venerdì 7 e 8 giugno, con un quorum ampiamente raggiunto, le preferenze registrate sono state le seguenti: candidati Francesco Maria Della Ciana – voti 107 Franco Moretti – voti 106 Alessandra Cannistrà – voti 102 Alessandro Attioli - voti 96 Alberto Satolli – voti 91 Samuela Valentini – voti 77 Germana Graziani – voti 68 Marilena Rossi Caponeri – voti 32 Laura Andreani – voti 31 Lucio Riccetti – voti 29 Alessandro Trapassi – voti 23 non candidati Lucia Conti Tammaro – voti 1 Antonio Mariani – voti 1 I risultati dello scrutinio sono stati comunicati dal presidente di seggio al vice-presidente uscente e depositati presso l’Istituto secondo le uniche modalità di pubblicità e informazione richieste dal Regolamento, sempre all’articolo 17, che non contempla altri avvisi o pubblicazioni. Successivamente, il Consiglio uscente ha adempiuto a comunicare formalmente i risultati ai consiglieri eletti e convocare il nuovo Direttivo entro il termine indicato sempre dal Regolamento per “l’ultima decade di giugno”. In conseguenza degli impegni di lavoro e di famiglia di alcuni membri, questa riunione è effettivamente slittata di qualche giorno e il Consiglio si è insediato in data 25 giugno –circa due settimane dal voto ed entro la decade di norma - e ha provveduto alle nomine che qui di seguito si comunicano: presidente Francesco Maria Della Ciana vice-presidente Alessandra Cannistrà cassiere-economo Franco Moretti Il presidente eletto ha quindi riconfermato nell’incarico di segretario lo stesso Franco Moretti. Aveva poi proposto di fornire un breve comunicato-stampa circa le nuove cariche sociali, comunicato che segue in allegato. Alcune considerazioni del Presidente dell'ISAO Francesco Maria Della Ciana Come si può comprendere e verificare, questo importante momento della vita dell’Istituto si è svolto secondo le modalità e le indicazioni dello Statuto e del Regolamento, certamente grazie alla disponibilità dei tre componenti del seggio. Nell’attribuire le cariche sociali, il Consiglio ha tenuto in considerazione le preferenze ottenute dagli eletti, compatibilmente, è naturale, con le disponibilità individuali. Democraticamente, quindi, ha dimostrato il più alto rispetto della volontà espressa dalla base. Una base che ha potuto seguire, dal 1995 a oggi, nella massima trasparenza, il percorso sin qui condotto dall’Istituto. Esso ha sempre più assunto un ruolo di riferimento nella vita culturale della città, uscendo da quell'impasse di chiusura e auto-referenzialità che aveva caratterizzato il precedente periodo. Dopo anni di monopolistica gestione delle attività, che aveva a lungo precluso l’avvicinamento e la partecipazione dei “non addetti ai lavori”, in particolare dei giovani, l’Isao si è finalmente aperto alla comunità e al rinnovamento. In questo senso, un ulteriore nuovo apporto si verifica oggi con l’ingresso nel Direttivo della giovane Germana Graziani, che ha avuto modo di dimostrare alta motivazione verso l’Istituto, laureandosi recentemente con uno studio sull’Archivio Isao, prima tesi fino ad ora dedicata al sodalizio orvietano, e curandone personalmente il riordino e l’inventariazione. Certamente anche l’attività editoriale ha positivamente risentito di questo rinnovamento. E’ nata così l’iniziativa di “Lettera Orvietana” che insieme al sito internet (www.isao.it) ha dato spazio e possibilità d’espressione anche alle nuove generazioni, guadagnandosi ampi consensi e attenzione. Questo non è davvero un dato trascurabile nel bilancio delle pubblicazioni dell’Istituto, tanto più che nell’ultimo triennio, oltre al Bollettino LVIII-LX – la cui vicenda editoriale riguarda in particolare il direttore scientifico che, non più in carica all’epoca della pubblicazione, curò comunque e licenziò il volume – si era precedentemente realizzato il “Quaderno del Bollettino” n.2 che raccoglie, con ampio apparato fotografico, il primo repertorio dei disegni orvietani di Cesare Nebbia, seguito a breve dal volume dedicato al sessantesimo anniversario della fondazione dell’Isao, nell’ambito del quale non si può non ricordare anche il contributo della Signora Tammaro riconosciuta e apprezzata nel suo ruolo di fondatrice e presidente. Riguardo infine alla programmazione degli incontri e delle conferenze, certamente varia ma mai incoerente nei confronti della tradizione accademica dell’Istituto, la novità è consistita nell’aspirazione anche di corrispondere e partecipare all’attualità, agli eventi, alle novità editoriali e alle celebrazioni che interessano il mondo culturale dei nostri giorni. E’ il caso, oltre che delle manifestazioni per il Sessantesimo dell’Istituto, di quelle per il Millenario della fondazione della chiesa di San Giovenale di Orvieto, della presentazione del nuovo allestimento dei Musei Vaticani, del Centenario mazziniano, del Cinquantesimo dei Trattati di Roma e del Centenario della nascita di Cesare Brandi –in quest’ultima occasione è stato anche ristampato l’articolo del grande studioso sul duomo di Orvieto, pubblicato su un numero del Bollettino Isao esaurito da anni. Questa comunicazione, al di là delle polemiche e delle giustificazioni non dovute, vuole essere l’espressione del nostro disagio e dispiacere, condiviso peraltro da molti dei soci che ci hanno manifestato esplicitamente il loro stesso disappunto, nel dover apprendere da organi di stampa la decisione della Signora Tammaro, il cui apporto e i cui suggerimenti sono sempre stati tenuti nella massima considerazione dal Consiglio uscente, come lo sarebbero state anche eventuali critiche. Auspichiamo, comunque, un ripensamento da parte sua circa un atto che, sinceramente, non sembra rientrare nello stile, nella sensibilità e nell’etica della Signora Tammaro, a cui siamo e continueremo a essere grati per la lunga dedizione all’Istituto. Ancora una cosa sentiamo, in questa sede, di voler evidenziare, proprio per il grande rispetto che si deve nei confronti dell’eredità intellettuale e morale, oltre che culturale, pervenuta a tutti noi attraverso l’Istituto. Tutto quello che è stato realizzato è stato frutto non solo delle capacità personali – professionali e scientifiche - che ognuno per le sue competenze mette generosamente a servizio di questa attività di “volontariato culturale”. E’ soprattutto la condivisione, la concordia, lo spirito amicale, il solidale impegno privo di ogni interesse e di ogni mira personale, che ha motivato e sostenuto ogni nostra iniziativa, nella volontà di far vivere e crescere di questi valori l’Istituto. E’ per questo che, infine, sempre in questa sede, vogliamo dedicare un saluto affettuoso e riconoscente a Giuseppe Della Fina, past-president grande costruttore di amicizia e dialogo.

Il nuovo Consiglio direttivo dell'ISAO