sociale

Te.Ma: assemblea tesa. Bene il bilancio, ma slittano le modifiche allo statuto. Braccio di ferro tra il direttore e il Cda

martedì 1 maggio 2007
di laura
Una doppia Assemblea – ordinaria e straordinaria - dei Soci dell'Associazione TeMA, davvero esigua e, data la scarsa partecipazione dei soci stessi, come sempre in seconda convocazione, ha visto approvare all'unanimità il bilancio di esercizio 2006, che sarà pubblicato a breve anche sul sito internet dell’associazione, ma rinviate a maggioranza le modifiche allo Statuto che erano all'ordine del giorno della successiva convocazione straordinaria. Una maggioranza davvero molto relativa, essendo presenti 1 socio ordinario su 4 e, cosa ben più sorprendente, 7 soci “Amici del Teatro” su 290. Un panorama non molto diverso dal solito comunque, che induce a interrogarsi sulla tanto conclamata partecipazione: probabilmente la si vuole a gran voce quando è un fatto politico o lede qualche situazione di ordine personale, molto meno quando si tratta di un impegno civico di ordine più generale. In ogni caso, con la maggioranza di 5 soci su 8, l’approvazione delle modifiche allo Statuto - che prevedono, tra l’altro, l’abolizione della figura del direttore e la separazione del ruolo di responsabile artistico da quello amministrativo-organizzativo – è slittata al 16 maggio. A proporre il rinvio è stato lo stesso consulente artistico dell'associazione Te.Ma Enrico Paolini, presente in assemblea quale socio “Amico del Teatro”. Le motivazioni addotte da Paolini per il rinvio si sono basate sul fatto che la situazione politica del Comune di Orvieto è attualmente instabile e che è dunque alquanto precario il ruolo della presidente e assessore alla Cultura Teresa Urbani, prossima alle dimissioni ufficiali. In questa fase transitoria, e senza una riflessione anche in seno al Consiglio comunale (non d'obbligo, ma secondo Paolini opportuna), ad avviso del responsabile artistico del Teatro Mancinelli, estensore insieme ad altri della prima versione dello Statuto, le modifiche appaiono avventate. Così, la tensione che non è venuta mai meno tra il direttore artistico e l'attuale Cda - che lo ha di fatto privato, per motivi di risparmio sui costi di gestione, della qualifica di direttore amministrativo – è tornata a produrre forti elementi di contrasto. Infatti, secondo i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti in Assemblea - la presidente Urbani, Luca Puzzuoli, Omero Tizi e Antonio Mariani - le modifiche allo statuto sono state approvate all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione e sono, anche in questo momento definito “instabile”, più che legittime, in quanto rappresentano la formalizzazione di un modello organizzativo adottato dal Consiglio fin dall’inizio del suo insediamento (febbraio 2005) nel tener conto della pesante situazione finanziaria trovata, modello che ha consentito al Consiglio di conseguire nel 2006 un risultato economico in sostanziale pareggio. La presidente Urbani, Puzzuoli, Tizi e Antonio Mariani hanno inoltre evidenziato ai soci presenti che il fatto posto da Paolini è essenzialmente politico, mentre la questione di cui si stava discutendo era esclusivamente di natura organizzativa interna, sottolineando l’incoerenza tra l’approvazione all’unanimità del bilancio, che è il risultato anche del modello organizzativo adottato, e il rinvio per le modifiche dello statuto. Tutto slittato, dunque, a metà maggio, o forse chissà, ancora più in là. In ogni caso a quando Teresa Manuela Urbani avrà probabilmente già lasciato la sua carica di assessore e, con il cambiamento di scenario, le modifiche proposte potrebbero anche rientrare.