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Il Sindaco Stefano Mocio ricorda il dramma delle foibe. Sarà ricordato insieme ad altri tristi accadimenti nel Parco della Memoria

venerdì 9 febbraio 2007
In occasione del “Giorno del ricordo” istituito con legge nazionale del 30 marzo 2004 per ripensare - ogni 10 febbraio - le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale, il Sindaco Stefano Mocio, a nome dell’Amministrazione Comunale, ricorda alla comunità locale quella tragedia della storia per conservare e rinnovarne la memoria. “E´ doveroso esecrare tutti i massacri, ogni tragedia ha il suo contesto storico e una data simbolo. La lotta di liberazione e la vendetta titina non si possono confondere ma è dovere di tutti noi – dice il Sindaco, Stefano Mocio - favorire il recupero della coscienza storica, agire ed educare le attuali e le future generazioni perché la violenza è un nemico reale che si manifesta in ogni tempo, laddove soprattutto, viene meno la memoria storica, la democrazia e la libertà dei popoli”. “Una legge dello Stato a partire dal 2005 riabilita quella dolorosa vicenda umana che anticipò il concetto barbaro della pulizia etnica – aggiunge il Sindaco – e che invita a ricordare, a colmare e produrre iniziative culturali ed educative che, favoriscano il recupero del ritardo storico e dell’ignoranza generale che si è prodotta su simili vicende. Nelle foibe – le voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d'acqua - nei quaranta giorni dell’occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia e dell’Istria, da aprile fino a metà giugno ‘45, quando gli anglo-americani rientrarono a Trieste occupata dalle milizie di Tito che obbedirono all’ordine di ‘Epurare subito’, morirono tra i 10 e i 15 mila italiani, ma le stime non sono ancora precise. Furono esecuzioni sommarie, deportazioni, processi farsa fino all’infoibamento di persone che volevano restare italiani e che si opponevano all’espansionismo del maresciallo Tito nella Trieste e nell’Istria occupata dopo la fine della Seconda Guerra. La pulizia etnica titina non risparmiò né gli antifascisti né i partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale. Ai drammi del confine orientale si aggiunse per molti anni ancora durante la Guerra Fredda, il silenzio su quelle vittime e la negazione di quella storia e della Storia”. “All’interno del costituendo ‘Parco della Memoria’ progetto al quale l’Amministrazione Comunale sta lavorando – conclude il Sindaco – troveranno definitiva collocazione i segni e le testimonianze di tanti tristi accadimenti storici, uno dei quali sarà proprio il ricordo del dramma delle Foibe”.

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10 febbraio 'Giorno del Ricordo'. In memoria delle vittime delle Foibe e delle vicende giuliano-dalmate