sociale

Foibe: molti ne parlano, pochi le conoscono storicamente. Un parere storico e una bibliografia per orientarsi meglio

venerdì 9 febbraio 2007
Per non dimenticare questa cruda pagina di violenza diffusa, a lungo rimossa e dimenticata, e anche per cercare di orientare, chi lo desiderasse, verso testi autorevoli piuttosto che verso sbrigative opinioni in questo tema ultimamente così discusso e spesso strumentalizzato, Orvietonews.it spera di fare cosa utile e gradita riportando qualche autorevole considerazione storica e una essenziale bibliografia consigliata. Tratto da "FOIBE" di Raoul Pupo e Roberto Spazzali Bruno Mondadori Editore, 2003: "In tema di foibe, a una lunga fase di rimozione, iniziata sul finire degli anni cinquanta, è seguito nell'ultimo scorcio del secolo un periodo di grande confusione, in cui il precedente disinteresse è stato costituito da un accavallarsi di contributi, di taglio e spessore assai vari. Nel loro insieme, essi hanno consentito la riscoperta di una memoria dolente e generalmente ignorata, ma hanno anche rimesso in circolazione criteri di lettura di quella stagione di sangue tutti interni ai risentimenti suscitati dai fatti, alle accuse e alle ripulse, come se mezzo secolo fosse passato invano. La ricerca in realtà è andata avanti, buona parte dei problemi interpretativi è stata risolta e i risultati sono stati pubblicati nelle sedi scientifiche italiane e straniere. Tuttavia come frequentemente accade, si è aperta una forbice tra le acquisizioni rese possibili dalle indicazioni storiche e la cultura storica diffusa, sostanziata dai messaggi lanciati dai mezzi di comunicazione – naturalmente propensi alla semplificazione e alla spettacolarizzazione – e da soggetti portatori di punti di vista comprensibilmente unilaterali – come i familiari delle vittime e il mondo della diaspora istriana fiumana e dalmata – nonché pure dal diretto intervento di alcune forze politiche italiane: un intervento che ha sicuramente accresciuto la visibilità ma non ha necessariamente favorito la comprensione degli eventi, sfociando spesso in polemici revisionismi e discutibili negazionismi. Un ulteriore contributo alla lettura semplificata delle "foibe" è giunto alla metà degli anni novanta dai conflitti in corso nella ex Jugoslavia, quando le notizie di eccidi e violenze colà perpetrati a danno di civili furono associate alle stragi avvenute nella Venezia Giulia nell'autunno 1943 e nella primavera-estate del 1945. Il concetto di "pulizia etnica" adottato per i Balcani fu così applicato alle foibe per dare rilevanza storica a ciò che la storiografia italiana aveva fino a quel momento largamente rimosso, e per sostenere che anche le stragi degli italiani della Venezia Giulia avevano avuto il medesimo fondamento etnico. Chi dunque nel corso dell'ultimo decennio abbia avuto modo di discutere di foibe – come è accaduto agli autori di questo libro – con grande frequenza e con interlocutori assai disparati, ha facilmente percepito che l'interesse per il problema si accompagna spesso ad un notevole disorientamento, reso più acuto dalla difficoltà di collocare la vicenda delle foibe in un contesto storico complessivo che la renda pienamente intellegibile." Suggerimenti bibliografici Raoul Pupo, Roberto Spazzali Foibe - Bruno Mondadori Editore, 2003 Sandi Volk Esuli a Trieste. Bonifica nazionale e rafforzamento dell'italianità sul confine orientale Kappa Vu, Udine 2004 Gloria Nemec Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio. Grisganana d'Istria 1930-1960 Libreria Editrice Goriziana, Gorizia 1998 Raoul Pupo Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio Rizzoli, Milano 2005 Per una bibliografia molto più esaustiva clicca qui