sociale

Assistenza agli stranieri irregolari: l'Umbria rispetta pienamente la legge

venerdì 12 gennaio 2007
“In Umbria l’assistenza agli stranieri avviene nel pieno rispetto della normativa nazionale, e precisamente della legge 40, Testo Unico e regolamento di attuazione”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi, in risposta alla notizia riportata da alcune testate locali secondo la quale l’Umbria spenderebbe circa un terzo del budget nazionale per curare stranieri fuori assistenza. “Gli stranieri con regolare permesso di soggiorno residenti in Umbria al primo gennaio 2004 (dato a cui si fa riferimento) – ha detto l’assessore Rosi - risultavano l’1,96 per cento rispetto agli stranieri residenti in Italia. La percentuale risulta elevata se si pensa che la popolazione umbra è pari all’1,45 per cento della popolazione nazionale. In questo contesto – ha aggiunto Rosi - la percentuale degli stranieri irregolari è in linea con quella sopra citata anche perché, spesso, è l’anticamera della regolarizzazione”. Rosi, ricordando che l’Umbria, da sempre, è una Regione attenta all’accoglienza degli extracomunitari, ha evidenziato che esistono due linee di finanziamento per gli stranieri non regolarizzati. La prima è basata sulla stima dei presenti - quindi per l’Umbria è calcolato rispetto all’1,96 per cento delle presenze, (circa 800 mila euro l’anno) - la seconda è legata alla richiesta di rimborso per le prestazioni urgenti. Infine, il tavolo interregionale della mobilità internazionale di cui la Regione Umbria è coordinatrice, ha più volte evidenziato come ad oggi molte Regioni non sono in grado, per mancanza di organizzazione, di chiedere il rimborso delle prestazioni erogate a cittadini stranieri irregolari e, pertanto, tali spese non risultano al capitolo del bilancio dello Stato che viene citato. Al contrario, le Aziende Sanitarie della nostra Regione risultano virtuose da questo punto di vista in quanto recuperano capillarmente tutte le spese sostenute per l’assistenza ai cittadini stranieri. E’ chiaro perciò che il motivo per cui per la spesa sostenuta dall’Umbria risulta particolarmente elevata rispetto alle altre Regioni non è legato all’erogazione di un numero eccessivo di prestazioni a stranieri irregolari ma piuttosto ad una migliore capacità di recupero delle spese sostenute. Rosi ha anche annunciato che nei prossimi giorni si terrà una riunione con le Prefetture per ulteriori verifiche in merito.