sociale

Sindaci alla riscossa nel comparto Sanità. Un fiero documento di precise richieste alla ASL da parte dell'Assemblea. Mocio: guiderò la protesta se la Regione non manterrà gli impegni

lunedì 27 novembre 2006
Che la Sanità nell'Orvietano stia attraversando notevoli criticità lo si dice e lo si tocca con mano da lungo tempo: lunghe liste d'attesa, personale infermieristico insufficiente e in continuo ricambio, direzione sanitaria vacante dopo le dimissioni ormai lontane nel tempo di Edoardo Romoli, primariati vacanti a ginecologia e chirurgia, posti medici sforniti anche negli altri reparti. Insomma, un Ospedale sguarnito nonostante la proclamazione dell'emergenza-urgenza, i cui problemi e le cui criticità sono stati riconosciuti gravi anche dal Sindaco Stefano Mocio in un passaggio della sua conferenza stampa di sabato. Fiducioso tuttavia il primo cittadino, nelle assicurazioni che gli sono state date dall'assessore regionale alla Sanità Rosi: la promessa è che entro l'anno tutto sarà a posto, in quanto è stato l'assessore stesso ad assicurare la copertura di tutti i posti vacanti, sia per quanto riguarda la direzione sanitaria e i medici, sia rispetto al personale infermieristico. “Se questo non avverrà – ha affermato il sindaco Mocio – metterò la fascia e sarò io a guidare, fin sotto la Regione, la protesta cittadina”. A questa ferma presa di posizione, molto apprezzata da Rifondazione Comunista che le criticità del comparto sanitario orvietano le sta evidenziando da tempo (vedi notizia correlata), fa oggi seguito, da parte di tutta l'Assemblea dei Sindaci dell'Orvietano, la formalizzazione alla Direzione Generale della ASL del documento elaborato dal gruppo di lavoro ristretto dell’Assemblea nel quale le condizioni critiche della sanità orvietana vengono sintetizzate, rivendicando il ruolo politico dell’Assemblea dei Sindaci e indicando le modalità di rapporto fra la ASL e l’Assemblea stessa. Quello che si rivendica è un intervento sul Presidio Ospedaliero “reale, tempestivo, complessivo, capace di restituire al territorio orvietano l’assetto sanitario che gli compete” e non più procrastinabile. Rispetto alle modalità di rapporto, l’Assemblea dei Sindaci chiede formalmente alla nuova Dirigenza ASL di instaurare un confronto costante con l’A.d.S., che consenta all'organismo non solo di condividere le scelte di carattere generale, ma anche di conoscere puntualmente e dettagliatamente lo stato del comparto e l'iter di attuazione dei percorsi via via definiti e approvati in sede assembleare. Nell'affermare che l’Assemblea dei Sindaci eserciterà un forte ruolo politico anche nei confronti dell’Istituzione Regionale “affinché venga riaffermato e consolidato il ruolo del Presidio Ospedaliero di Orvieto in rapporto con le altre strutture provinciali e regionali”, i Sindaci dell'Orvietano chiedono che al progetto di riorganizzazione del presidio Ospedaliero vengano attribuite corrette risorse professionali e finanziarie e indicano come prioritarie le azioni volte a ristabilire un clima di fiducia e collaborazione tra le figure professionali e l’utenza, così da interrompere “il flusso migratorio verso altre sedi, con tutta evidenza ritenute più rispondenti alle aspirazioni professionali, o al clima di relazioni umane, o alla possibilità di una crescita professionale grazie alla qualità del lavoro d’équipe”. Oltre a richiedere la valorizzazione delle professionalità e la copertura dei posti vacanti ai vari livelli, nell'attuazione del progetto di riordino del Presidio Ospedaliero l'Assemblea dei Sindaci indica che un'attenzione particolare va posta su alcuni punti nevralgici: - il servizio di week surgery che spesso non dimettendo i pazienti il venerdì obbliga ad uno spostamento fisico degli stessi dal 6° al 3° piano nei giorni di sabato e domenica, per poi tornare al 6° piano il lunedì successivo; - guardia attiva h24, istituita senza alcuna risorsa umana aggiuntiva, col risultato di turni molto pesanti; - nessuna sostituzione fissa per le professionalità perdute, anche non apicali (pneumologo, podologo, etc.) - la sostanziale chiusura del reparto di geriatria senza aver proceduto alla attivazione dei posti di RSA con gestione autonoma e l’attivazione del rapporto con i MMG - la cronica sofferenza di personale medico ed infermieristico del reparto di medicina generale - il tema legato al funzionamento del Day Hospital oncologico, sia per quanto riguarda le figure mediche ed infermieristiche – che ancora oggi sono al servizio del reparto di Medicina Generale - ma anche degli spazi dedicati ai pazienti. Una nota particolare deve in questo caso essere fatta per gli infermieri che preparano i farmaci chemioterapici ed alle loro condizioni di sicurezza; - l’adeguamento dei reparti di diagnostica legati proprio alle esigenze di un ospedale di emergenza – urgenza, sia per quanto riguarda la dotazione professionale che strumentale E' ovvio che come tema estremamente preoccupante è indicato anche quello delle liste d’attesa, per le quali si chiede una risposta concreta, di certo collegata al riordino complessivo del comparto sanitario. Data la forte incidenza della popolazione anziana (28%, con un trend in aumento rispetto alla media regionale e nazionale nei prossimi anni) si chiede anche una risposta in merito alle strutture di Residenze Protette, di RSA, di accoglienza per patologie degenerative psico-fisiche, in grado di alleggerire, o ancor meglio di annullare, i ricoveri impropri nella struttura ospedaliera. In questo senso, un chiaro e inderogabile impegno viene chiesto in relazione al patrimonio regionale ed ASL, in particolar modo per quanto attiene al lascito Piccolomini Febei di Piazza Nicosia, espressamente dedicato dal legato testamentario agli interventi per la popolazione anziana dell’Orvietano. L' Assemblea dei Sindaci chiede inoltre che vengano risolti alcuni nodi strutturali del distretto, in particolare relativi a: PES di Monterubiaglio Sempre carente la dotazione di personale medico ed infermieristico, rimangono in richiesta da anni le strumentazioni necessarie al funzionamento del Consultorio. Servizio ADI Il bisogno di potenziare questo servizio viene sostenuto costantemente anche in relazione a nuovi servizi domiciliari che potrebbero sgravare alcuni reparti ospedalieri, oltre che ridurre alcune liste d’attesa. E’ dunque necessario procedere all’adeguamento delle risorse umane, ma anche assegnare al servizio una sede dignitosa e i mezzi necessari al suo svolgimento. SIM INFANZIA L’annoso problema del neuropsichiatria infantile viene oggi affrontato con figure professionali che operano regolarmente come consulenza ad Orvieto. Rimane il grave problema di una sede non adeguata al servizio, incluse barriere architettoniche non rispettose di alcuna diversa abilità. SIM ADULTI Rimane irrisolto il problema del numero ottimale dei medici e degli infermieri per assicurare il pieno funzionamento della struttura, al momento sottostimata nonostante i dati in preoccupante aumento del fenomeno del disagio psichiatrico e della malattia mentale. SERT Rimane irrisolta la tematica legata alla gestione delle patologie correlate alle dipendenze come epatiti croniche o infezioni da HIV. Da tempo viene chiesto il potenziamento con una figura medica di riferimento e con il potenziamento di unità infermieristiche. L'adeguatezza della sede, anche in questo caso, rimane un tema particolarmente urgente da risolvere. CONSULTORIO Rimane irrisolto il problema della presenza di una figura di assistente sociale e di una adeguata integrazione per la figura di psicologo. Questo servizio è oggi carente anche delle figure di Ostetriche/ci, cosa che costringe talvolta il servizio alla chiusura. Nel riaffermare il proprio ruolo di garanti della Salute dei propri cittadini, i Sindaci rivendicano per l’AdS un ruolo non solo di confronto e di controllo, ma anche di condivisione, concertazione e progettualità. In conclusione, i Sindaci dell'Orvietano aprono finalmente, nei confronti della nuova Dirigenza della ASL, una “linea di credito” che, si afferma nel documento, “vedrà nell’Assemblea dei Sindaci un organismo sensibile e collaborativo, ma anche costantemente attento e severo per il raggiungimento degli impegni assunti”.

Rifondazione Comunista: saremo a fianco del Sindaco Mocio in questa battaglia politica che il nostro partito conduce da tempo