sociale

A Porano è di nuovo polemica. Dopo l'individuazione dell'area del Palazzetto dello Sport come sito idoneo per la telefonia mobile, torna all'attacco il Comitato per la Tutela della Salute e dell'Ambiente

domenica 26 novembre 2006
E' stato presentato a Porano lo scorso giovedì il nuovo Piano Regolatore Generale redatto dallo studio dell'architetto Farina, che rivisita quello pur recente della passata amministrazione Brugnoli per adeguarlo alle nuove norme legislative relative al PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) e, con l'occasione, rivisitarlo e renderlo confacente alle nuove esigenze o alle volontà politiche emerse nel frattempo. La misura urbanistica, che tra le novità prevede una variante più breve e meno costosa per baipassare la strettoia di Via Mazzini e la realizzazione della zona artigianale, per circa 2mila metri quadrati di estensione, presso la ex cava di lapillo, torna a suscitare polemiche rispetto al contrastato problema della stazione di telefonia mobile, in quanto viene individuato nel PRG, come sito idoneo per le stesse, quello vicino alla palestra comunale. “Mentre il Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente attende le risposte che il Sindaco di Porano si è impegnato a fornire entro la fine di novembre sulle richieste avanzate nel recente incontro con l’Amministrazione comunale – afferma una nota stampa dello stesso comitato poranese - una di queste risposte è già arrivata, chiara, perentoria, durante l’illustrazione alla cittadinanza del nuovo Piano Regolatore Generale. Il sito dove attualmente insiste la stazione radio base Vodafone e dove il Comune intende installare anche Wind, parliamo del palazzetto dello sport, luogo frequentato da giovani sportivi, adiacente ad un’area di verde pubblico, ad alta densità abitativa, è stato giudicato idoneo alla presenza di antenne per telefonia mobile.” “Ciò in barba al dovere istituzionale di garantire la tutela della salute pubblica – continua il comunicato del Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente - ed in netto contrasto con quanto previsto dalla Legge Quadro nazionale sull’elettrosmog e dalla Legge Regionale relativamente alle cosiddette 'aree sensibili'. Vorremmo conoscere i criteri seguiti dall’amministrazione comunale per rendere idoneo alle installazioni un luogo pieno di vita eguagliandolo al sito del cimitero dove sicuramente vita non si respira.” “Molti Comuni – si afferma ancora - nei loro regolamenti sulla problematica elettrosmog, prevedono forti limitazioni o addirittura vietano la presenza di antenne nei luoghi sportivi frequentati da molti giovani. Appare chiaro che la lotta che questo Comitato sta portando avanti è estremamente dura, soprattutto quando di fronte ci sono amministratori ormai completamente in balia degli interessi dei grandi gestori di telefonia. Lo spessore degli amministratori poranesi si è confermato durante il dibattito sul PRG quando l’assessore ai lavori pubblici ha affermato che il proliferare delle antenne nelle città rende quasi innocua la presenza di una sola antenna a Porano; è dunque chiaro che chi governa Porano prende ad esempio aspetti altamente negativi di altri contesti trasferendoli, sotto una parvenza di normalità e regolarità, nel contesto poranese.” Di nuovo “lotta” dunque, con il Comitato ad affermare che, dopo l’adozione del PRG che il Sindaco ha programmato per fine anno, quando si passerà alla fase delle osservazioni verranno presentate una serie di richieste rivolte anche alla Provincia chiamata, per legge, ad agire d’intesa con il Comune per la definizione finale delle aree sensibili.