sociale

Realtà sociale in profondo cambiamento. Due risoluzioni del Consiglio provinciale per sostenere la mediazione culturale e l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati

martedì 24 ottobre 2006
La Giunta provinciale di Terni si è impegnata a sostenere l’alfabetizzazione linguistica e la mediazione culturale degli studenti stranieri e a trovare soluzioni adeguate per accompagnare ed inserire al lavoro soggetti svantaggiati. Questi gli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso la messa in atto di alcune proposte avanzate in tal senso dalla Capogruppo di FI, Gabriella Caronna, e della Presidente della 1^ Commissione consiliare, Lorena Baglioni (DL), con due risoluzioni che fanno seguito ad altrettante mozioni presentate sull’argomento. Entrambi gli ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio provinciale nella riunione di ieri pomeriggio. In pratica si chiede di risolvere problemi di inserimento che riguardano le scuole superiori in generale e gli Istituti professionali in particolare, dove si registra un’alta percentuale di iscritti diversamente abili e stranieri. “Di qui la necessità - si sottolinea nel documento della Caronna - di attivare progetti e finanziamenti per corsi di lingua italiana, oltre ad iniziative volte a garantire l’integrazione, l’uguaglianza, la non discriminazione, le pari dignità ed opportunità nell’ambito del diritto allo studio per tutti gli studenti che si trovino in situazioni di disagio”. Nell’ordine del giorno presentato dalla Baglioni, oltre all’organizzazione di corsi di italiano pomeridiani e serali per studenti stranieri, si chiede “un sostegno qualificato agli studenti, soprattutto nelle ore di laboratorio, e la costituzione di una rete che metta in filiera tutti i soggetti interessati all’accompagnamento ed inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati, facendo riferimento ai “Centri per l’Impiego” ed ai “Centri di Formazione professionale”. Occorre promuovere -si legge nel documento- tra Comuni, Provincia e Regione protocolli d’intesa per garantire a questa fascia sociale maggiori opportunità di alternanza scuola-lavoro”. In sostanza si chiede – e questo è l’appello della Caronna- “la promozione di una politica scolastica realmente innovativa attraverso il monitoraggio e l’elaborazione di linee guida chiare e trasparenti, tra i soggetti istituzionali locali e regionali e l’Amministrazione scolastica, per adeguare le risorse, le strutture, l’organizzazione delle scuole alle concrete esigenze emerse dall’analisi della realtà sociale in profondo cambiamento”.