sociale

Partecipazione e interesse al convegno sul problema droga a Palazzo del Popolo

venerdì 20 ottobre 2006
di Elio Taffi
Una mattinata di profondi stimoli e riflessioni, quella offerta dal seminario sull’attualissimo (purtroppo anche per la realtà orvietana) tema riguardante la “droga”, organizzato dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, sezione dell’Umbria, e realizzato con il decisivo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. L’inizio dell’evento, intorno alle ore dieci, è coinciso con il saluto del Cav. Raffaele Palmieri, Preside della sezione umbra dei Cavalieri del Santo Sepolcro, e del vicesindaco di Orvieto Carlo Carpinelli. Il moderatore Guido Barlozzetti è stato indovinato coordinatore dei vari interventi, che ha saputo presentare con la consueta e misurata capacità oratoria che gli si riconosce, non mancando di sottolineare con arguto acume i momenti salienti. Molte e varie le personalità impegnate a relazionare su “Droga, la Famiglia oltre la Legge”, condividendo con il pubblico convenuto prospettive di analisi consone alle proprie pertinenze. Sua Eccellenza Padre Giovanni Scanavino, Vescovo della Diocesi Orvieto-Todi, ha aperto i lavori parlando della assoluta necessità di supportare la “struttura-famiglia” con i mezzi e gli ausili di cui la società civile e religiosa dispone oggi, ed ha affermato con forza il bisogno che ciascuno sia impegnato, nel proprio settore, ad amare il prossimo con gesti concreti. Di seguito, il Presidente del Tribunale di Orvieto, dott. Silverio Tafuro, ha dato vita ad un agile e scorrevole excursus analizzando l’attuale legislazione in materia di droga e sostanze stupefacenti, anche alla luce dei cambiamenti recenti a diversi articoli normativi della prassi giudiziaria. Interessante scoprire, poi, l’ausilio che le strutture pubbliche offrono alle famiglie interessate dal problema, su cui ha relazionato il dott. Massimo Marchino, responsabile del S.E.R.T. di Orvieto; il capitano Andrea Lachi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Orvieto, ha invece ragguagliato i presenti sulle tipologie di intervento delle forze dell’ordine ed anche sui continui successi nell’intercettazione delle partite di droga che giungono ad Orvieto o che da Orvieto transitano per altre direzioni, essendo il nostro territorio un crocevia strategico nel traffico degli stupefacenti; ma ha anche parlato della meritoria azione formativa che vede impegnati i suoi uomini negli incontri con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, momenti di comunicazione di insostituibile impatto, soprattutto sui giovanissimi. Il momento di maggiore efficacia è stato l’intervento, a conclusione del seminario, di Don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, da anni in prima linea nella battaglia contro la “morte in polvere”; i suoi continui richiami, proclami, incitamenti e abbracci affettuosi verso i tanti giovani seduti nella Sala dei Quattrocento hanno scatenato, da parte dei tanti studenti (del liceo classico e artistico “Gualterio”, del liceo scientifico “Majorana” e dell’istituto tecnico-professionale di Orvieto), applausi fragorosi ed un clima festoso da stadio; Don Pierino ha dimostrato di essere un oratore di altissimo livello e di saper colpire diritto al cuore degli uomini, dote rarissima che il buon Dio riserva a pochi eletti e che Don Pierino ha usato, per tutto l’arco della sua vita, per aiutare e sostenere i più bisognosi tra i fratelli del mondo. Rispondendo ad alcune sollecitazioni da parte dei presenti, ha più volte ricordato quanto le parole, le chiacchiere ed i pensieri siano spesso inutili e quanto siano più necessari azioni ed interventi: “il fare e non il dire”, per sintetizzare all’osso il suo motto. Ed al termine, il giudice Tafuro, con l’approvazione bonaria di Don Gelmini, ha invitato tutti i giovani e giovanissimi di Orvieto a conoscere di persona la Comunità Incontro di Amelia, un’esperienza formativa più concreta di mille tomi da studiare. Intorno alle ore 13, nella piazza antistante il Palazzo dei Congressi è seguita una dimostrazione piacevolissima della squadra agonistica del Nucleo Cinofili dell’Arma dei Carabinieri, nella quale si sono esibiti istruttori e splendidi cani perfettamente addestrati alle attività di prevenzione e controllo. Nella foto Don Gelmini tra il Presidente del Tribunale di Orvieto dott. Tafuro e il Vescovo mons. Scanavino

Qualche breve annotazione con l’aiuto degli intervenuti al convegno