sociale

Alcune precisazioni dell'Ufficio Cultura rispetto all'intervista a Marco Sciarra

mercoledì 23 agosto 2006
Fa alcune precisazioni, rispetto a quanto affermato da Marco Sciarra nell'intervista" rilasciata a www.orvietonews.it, la responsabile dell'Ufficio Cultura del Comune di Orvieto, Dott.ssa Carla Lodi. Ad essere respinta è l'affermazione che, riguardo ad un eventuale inserimento del Pozzo della Cava nella Carta Unica, a Marco Sciarra sarebbe stato risposto che “non ci sarebbe mai stato posto, perché, essendo privati, il Comune non ci avrebbe guadagnato nulla”. “Un'affermazione del genere farebbe davvero torto alla professionalità dell'Ufficio in questione e alle scelte politiche del Comune in genere - spiega la Dottoressa Lodi - e le cose non sono mai state e non sono esattamente così”. Non è infatti escluso che dei privati possano accedere al circuito Carta Unica, che al momento comprende solo enti (Comune, Opera del Duomo e Fondazione Faina), ma perché questo possa avvenire è ovviamente necessario che i rapporti con i privati vengano eventualmente regolati con condizioni esplicite, certe e condivise, tali da permettere, su basi stabilite, pari opportunità di accesso a tutte le strutture private di valore della città che desiderassero entrare. Ed è questo quello che ai proprietari del Pozzo della Cava è stato fatto presente. Quanto al guadagno del Comune, la responsabile dell'Ufficio Cultura precisa ancora che la Carta Unica è un'associazione tra enti che non solo non porta nulla al Comune, ma che semmai ha creato un circuito di lavoro. La Carta Unica, in poche parole, è un circuito virtuoso che non grava sul Comune ma al Comune non porta neanche guadagno, e così sarebbe anche con l'entrata di privati, in quanto gli introiti servono all'amministrazione per autosostenerla rispetto alle spese di gestione e di promozione.

E Marco Sciarra si scusa e chiarisce