sociale

Centro Studi. Il Professor Sorrentino contesta la decisione del Rettore: un'eventuale soppressione non può prescindere da delibere del Consiglio di Facoltà e del Senato Accademico

venerdì 11 agosto 2006
di laura
Prende posizione in modo forte e deciso - sulla vicenda che per decisione del Rettore dell'Università di Perugia vede a rischio di soppressione il Corso di laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni attivato dal Centro Studi Città di Orvieto fin dal 1998 - il Professor Roberto Sorrentino, Presidente del Corso di laurea stesso. In una lettera inviata ieri, 10 agosto, al Preside della Facoltà di Ingegneria Prof. Corrado Corradini e al Rettore Prof. Francesco Bistoni, il Professor Sorrentino contesta la decisione presa affermando, sostanzialmente, che una decisione così seria e drastica può essere assunta soltanto con delibere del Consiglio di Facoltà e del Senato Accademico. Ma v'è di più, in quanto in merito alla motivazione addotta dalla nota rettorale dell'8 agosto per inficiare il rinnovo della Convenzione annuale con il Centro Studi – ossia “la mancanza di un quadro di programmazione certa e condivisa sulla didattica dei corsi di studio” della sede di Orvieto e il parere in proposito della Facoltà di Ingegneria - il Professor Sorrentino sottolinea che l'invocato documento trasmesso dalla Facoltà al Rettore non solo non può essere considerato come verbale della seduta di discussione della programmazione didattica, ma sottolinea, nella sola mozione approvata per appello nominale, l'utilità del Corso di studi a Orvieto nel generale interesse della Facoltà. “Il consiglio condivide le linee indicate dal Rettore nella lettera dell’8.5.2006. Ribadisce comunque che il Corso di laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni è una realtà che opera in modo costruttivo nell’interesse della Facoltà. Invita il Rettore a esercitare quanto in suo potere per promuovere specialmente quanto dichiarato nell’ultimo capoverso della sua lettera”: questo, la sola mozione approvata nominalmente, recita. “E – afferma il Professor Sorrentino – non sono stati riportati integralmente, nella narrativa del Consiglio di Facoltà, i punti essenziali del mio intervento, che mi riservo di trasmettere successivamente per una corretta verbalizzazione”. Su queste premesse, nella lettera inviata ieri al Rettore Bistoni e al Preside della Facoltà di Ingegneria, il Professor Sorrentino, considerato che “la disattivazione di un Corso di studi, 'che opera in modo costruttivo nell’interesse della Facoltà', regolarmente attivo da molti anni e che è stato formalmente inserito dal Senato Accademico nel Manifesto 2006/07 dell’Università di Perugia rappresenta un fatto di importanza strategica e per la Facoltà e per l’Ateneo”, considerato ancora che “in ultima analisi, tale disattivazione è da ricollegarsi non a carenze del Corso di studi, bensì a iniziative prese da terzi (Centro Studi Città di Orvieto e Università La Sapienza)”, chiede che ”l’eventuale disattivazione del corso di laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni sia deliberata nell’ambito di specifici ordini del giorno dal Consiglio di Facoltà e dal Senato Accademico.” Un passo importante, questo compiuto dal Presidente del Corso di laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni a Orvieto, in quanto costituisce non tanto una semplice protesta, ma una proposta che il Rettore e il Preside della Facoltà di Ingegneria non potranno – previo un atteggiamento di pregiudiziale chiusura che risulterebbe allora sospetto – non considerare.

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