sociale

ORVIET'AMA. Crescono i gruppi AMA e arrivano a CIVITAS, la maggiore mostra convegno della solidarietà

domenica 23 aprile 2006
di laura
Si è svolta venerdì sera, nella cornice conviviale del ristorante “Al San Francesco”, ORVIETAM’AMA, la presentazione ufficiale dei gruppi di Auto mutuo aiuto di Orvieto e del Comprensorio che già da tempo operano nel territorio e che, cresciuti e ormai bene organizzati, si sono incontrati con le istituzioni e con il mondo dell’associazionismo per un momento che è stato, al tempo stesso, di bilancio e di festa. Un ritrovarsi insieme per valutare la strada fatta e, nella consapevolezza di far bene che è scaturita dal relazionarsi con altre realtà che operano nel sociale, un prendere lo slancio per fare ancora e ancora meglio. I gruppi AMA – sette nel nostro territorio – sono quei gruppi spontanei di cittadini, accomunati dal vivere o dall’aver vissuto situazioni di debolezza o di disagio sociale, che si organizzano per condividere l’esperienza di un problema simile, per fronteggiarlo attraverso il confronto e per far diventare patrimonio collettivo i saperi che spesso scaturiscono dal dover affrontare una situazione difficile. Lavorano a fianco delle équipe socio-sanitarie ma in modo del tutto libero e autonomo e riescono a darsi un valido e vicendevole sostegno – talvolta superiore, affermano gli operatori dei Servizi Sociali a quello che può offrire lo staff dei professionali – proprio perché, vivendo o avendo vissuto concretamente il disagio, riescono a rovesciarlo in un punto di forza e a trarre dall’esperienza concreta e dalla fiducia reciproca esempio per agire. Il raggio di azione dei gruppi A.M.A. abbraccia alcolismo e tossicodipendenza, tabagismo, disagio fisico e disagio psichico, creando una preziosa catena di solidarietà che affianca in modo efficace i Servizi specialistici. Realtà presente in tutta la nazione ha trovato in Umbria, e particolarmente a Orvieto e nell’Orvietano, un terreno particolarmente fertile. Presenti a ORVIET’AMA, a confermare l’importanza raggiunta da questo soggetto del terzo settore, tutti i livelli istituzionali: gli assessori regionale, provinciale e comunale ai Servizi Sociali - Damiano Stufara, Giampaolo Antoniella, Cecilia Stopponi – il sindaco di Orvieto Stefano Mocio e iol vicesindaco Carlo Carpinelli, altri sindaci e assessori del comprensorio. Né è mancato, graditissimo, il plauso del vescovo Monsignor Giovanni Scanavino, che ha voluto portare ai convenuti il suo saluto. Presenti, inoltre, praticamente tutte le associazioni di volontariato e le cooperative sociali del territorio: OCCR, AHFCO, CESVOL, la Protezione Civile di Orvieto e del Comprensorio, i Centri Anziani, la Teleassistenza, il Forum 3° settore, Andromeda, La Tartaruga, Desiderio, Oasi, Uisp, Orvieto Lug, Associazione Viale 1° Maggio, le cooperative Quadrifoglio e Luigi Carli. Presente anche Asscommercio con il presidente Carlo Perali, e speriamo che nessuno ce ne voglia se, nella generale testimonianza di partecipazione e solidarietà, sicuramente dimentichiamo qualche soggetto. Felice della riuscita dell’iniziativa la presidente dei gruppi A.M.A. Antonella Fortunati. Soddisfazione per questa realtà che si qualifica e cresce è stata espressa anche dal sindaco di Orvieto Stefano Mocio e dall’assessore Stopponi, che ha tra l’altro sottolineato come tutto il lavoro che si sta svolgendo all’interno della rete delle Città del Sorriso, di cui Orvieto fa parte, stia producendo risultati importanti e positivi, tanto che la nostra città sarà sede, ai primi di giugno, del convegno e della festa nazionale dei gruppi A.M.A. Significative e gratificanti, per la solidale realtà dei gruppi di Auto mutuo aiuto, anche le parole dell’assessore Stufara che, oltre a riconoscere il ruolo leader che l’Orvietano riveste in questo settore, ha annunciato che la Regione Umbria ha scelto proprio il fenomeno dei gruppi A.M.A. tra le tre esperienze da presentare a Padova il 5-6 e 7 maggio nell’ambito di CIVITAS, la maggiore vetrina italiana nel campo del sociale e della solidarietà. Nella foto gli assessori Cecilia Stopponi e Damiano Stufara