sociale

Alle Madres di Plaza de Mayo il Premio per i Diritti Umani Città di Orvieto

martedì 18 aprile 2006
di laura
Sarà assegnato alle Madres argentine di Plaza de Mayo il Premio internazionale per i Diritti Umani “Città di Orvieto”. Così ha deliberato all'unanimità, per questa sesta edizione 2006, la Giuria del Premio, presieduta dal professor Giovanni Conso, Presidente Emerito della Corte Costituzionale e attuale Presidente dell’Accademia dei Lincei, e composta da Gaetano Silvestri, docente di Diritto costituzionale all’Università di Messina, Clelia Piperno, docente all’Università di Teramo, Clara Sereni, scrittrice, Staffan de Mistura, Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’O.N.U. per il Sud del Libano, Stefano Mocio, Sindaco di Orvieto, Stefano Cimicchi, Presidente del Centro Studi Città di Orvieto. La cerimonia di consegna del Premio alle ormai celeberrime e autorevoli Madres - che saranno rappresentate in questa occasione da Hebe de Bonafini, Presidente dell'Associazione Madres de Plaza de Mayo e da Celia de Prosperi - si svolgerà giovedì 27 aprile, a partire dalle ore 9.00, nella Sala dei Quattrocento di Palazzo del Popolo. Nel programma della mattinata sono previsti un intervento introduttivo del Sindaco di Orvieto Stefano Mocio, interventi dei componenti della Giuria, interventi dei rappresentanti degli studenti delle scuole orvietane che hanno lavorato sulla realtà argentina dei desaparecidos e sulla particolare mobilitazione politica attuata dall'associazione delle Madres, un intervento speciale di Manuela Dviri, scrittrice israeliana, e la finale consegna del Premio alle Madres di Plaza de Mayo. Nel pomeriggio dello stesso giovedì 27 aprile, alle ore 16.30 nella Sala del Governatore di Palazzo dei Sette, è previsto, a cura della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto, un incontro pubblico con le Madres ospiti ad Orvieto, Hebe de Bonafini e Celia de Prosperi, e con la giornalista e scrittrice Daniela Padoan, che da vari anni è in relazione con le Madres argentine e che a buona ragione può considerarsi storica e interprete del loro singolare fenomeno. Durante l'incontro – occasione da non perdere per mettersi in contatto diretto con queste donne eccezionali che, a partire dalla loro tragica esperienza, hanno saputo tracciare un esempio pratico e riproducibile di autorevole agire politico - sarà presentato il libro di Daniela Padoan “Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo” (Ed. Bompiani 2005). Seguirà la proiezione del documentario “Le madri di Plaza de Mayo” realizzato dalla stessa Daniela Padoan per RaiTre. Sperando di fare cosa gradita a lettori e lettrici, ma anche in omaggio alla straordinaria esperienza – e ancor meglio si potrebbe dire “sapienza” – delle Madri di Plaza de Mayo, orvietonews.it ha raccolto nella sezione e-book, in collaborazione con la Biblioteca Comunale Luigi Fumi, alcuni passi significativi del libro - peraltro tutto significativo - di Daniela Padoan, che ben spiegano il percorso voluto e compiuto dalle madri dei desaparecidos argentini. Trentamila dispersi che, dopo il golpe del 24 marzo 1976, il potere militare argentino catturò, torturò e fece scomparire nell'oceano, senza tracce e senza risposte, con i “voli della morte”. Il Premio Internazionale per i Diritti Umani “Città di Orvieto” è istituito e organizzato dal Comune di Orvieto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, e viene attributo, ogni anno, a soggetti ed organizzazioni che si sono distinti nella difesa dei diritti umani e per i quali il Premio sia di supporto alla prosecuzione dell’opera.  Chi ne è insignito, al momento della consegna del premio che consiste nella somma di diecimila euro, è tenuto ad indicare l’Organizzazione non governativa e gli scopi a cui ritiene di destinare il fondo, specificandone l’utilizzo. La finalità del Premio è dunque quella non solo di riconoscere l’impegno volto a salvaguardare i diritti umani, ma di incentivarlo e di proiettarlo verso sbocchi ulteriori. Le Madres argentine destineranno il fondo del Premio ai Diritti Umani "Città di Orvieto" a un progetto di solidarietà al quale si stanno attualmente dedicando, la costruzione di un centro e di una scuola per i bambini cosiddetti “di strada” - che loro rifiutano di chiamare così perché considerano piuttosto “bambini di tutti” - che in Argentina cominciano fin da piccolissimi a cavarsela da soli nelle villas miseria, nutrendosi anche di spazzatura per non morire di fame, e cominciando a prostituirsi già a sette/otto anni nelle arterie principali di Buenos Aires e delle grandi città. “Vogliamo aprire un luogo dove i bambini possano andare e venire – afferma Hebe de Bonafini nel libro di Daniela Padoan - senza essere obbligati a fermarsi; dove possano mangiare, studiare, essere curati, accuditi; dove gli vengano dati vestiti. E vogliamo che siano formati al lavoro, perché non è un male che, in questa situazione, i bambini lavorino, è un male che siano sfruttati. Vogliamo insegnare loro un mestiere, a conoscere la terra, ma senza obbligarli, devono venire in libertà, perché lì trovano qualcosa che a loro piace, che per loro è importante. Non voglio la scuola che conoscono tutti, voglio un posto dove possano trovare quello che desiderano e non hanno; un computer, una macchina fotografica, una videocamera, materiale per dipingere, per scrivere, per ballare, tutti gli strumenti musicali possibili... Se questo bambino a cui non piace studiare, a cui piace la strada, sa che tutto quello che lo appassiona e che desidera è lì perché lo usi, a un certo punto comincerà ad amarlo, a vedere che può prenderlo, può usarlo; che è degno di tutto questo, che non gli è toccato alla lotteria di essere povero e marginale, che la vita deve darti un'opportunità, e allora, lentamente lo si potrà anche portare all'amore per il sapere. Questa è l'idea che abbiamo; se funzionerà, non lo so, bisogna provare.”

Madres de Plaza de Mayo: un'esperienza radicale che ha cambiato le regole della politica. Incontriamole nel pomeriggio di giovedì

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