sociale

Congestione del traffico e sicurezza. Partono i progetti per i punti caldi del traffico orvietano

sabato 18 marzo 2006
Partono le procedure per la realizzazione di alcuni interventi finalizzati al riassetto del sistema stradale periferico di Orvieto, riassetto non più rinviabile per la pesante situazione in cui versa il traffico, sempre molto congestionato in alcuni punti chiave della Città – in particolare Sferracavallo, le vicinanze dell’autostrada e la rotonda dello Scalo – e con la sicurezza a rischio dei pedoni, sia nei punti sopra nominati che, in particolare, accanto alla scuola di Cicoria, in prossimità della rotonda tra Via delle Querce e Via dei Tigli. In questi difficili frangenti l’assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Orvieto ha finalmente inviato all’Assessorato Regionale alle Politiche del Territorio, Ambiente e Infrastrutture i progetti di fattibilità necessari per l’inserimento, nei prossimi piani regionali, della variante stradale di Sferracavallo, del sottopasso di Via dei Tigli e della variante di “Case Maggi”. Parallelamente alla realizzazione dell’arteria della Complanare sarà infatti indispensabile realizzare quelle infrastrutture collaterali che potranno dotare di sicurezza e di un’adeguata vivibilità quei centri abitati che si trovano sulle direttrici stradali più congestionate. In questo contesto la realizzazione della cosiddetta “piccola variante” di Sferracavallo, insieme al sottopasso di Via dei Tigli ed alla variante di “Case Maggi”, sono interventi non più rinviabili rispetto all’accrescimento dei centri urbani interessati e al futuro potenziamento della zona industriale di Orvieto. L’intervento progettato per la piccola variante di Sferracavallo - particolarmente necessaria perché entro l’anno sarà proprio a Sferracavallo che si riverserà il traffico della variante di Castel Viscardo ormai quasi ultimata - ripercorre una viabilità secondaria esistente. I progettati interventi di adeguamento strutturale e di attraversamento del Fosso Albergo La Nona dovrebbero risolvere, secondo i tecnici, la pesante situazione esistente e diminuirebbero l’eventuale impatto ambientale qualora il tracciato dovesse essere realizzato ex-novo. Secondo il progetto di fattibilità inviato alla Regione gli innesti con la viabilità primaria (strade provinciali 44 e 56) verrebbero garantiti con la realizzazione di due svincoli a rotatoria.