sociale

Lettera a Luca Coscioni di Evasio Gialletti, Presidente C.C. Orvieto

martedì 21 febbraio 2006
Ciao Luca. Quanti ricordi affiorano alla mia mente, tutti in maniera confusa mischiati da quella incredulità che spesso guida l’essere umano nel rifiuto di accettare la realtà. Ecco Luca, anche se non avevo con te una strettissima confidenza, oltre che averti sempre ammirato ti consideravo una persona speciale, una persona con grandissime doti umane e culturali. Sei stato e sarai sempre un leader, un leader con quell’immensa passione che ti consentiva ogni giorno di non soccombere alla tua terribile malattia. Quando hai iniziato la tua carriera politica, concorrendo e venendo eletto come consigliere comunale, dimostrasti un impegno particolare da cui si evidenziarono, già allora, le qualità umane, lo spessore culturale, la grande passione civile e l’entusiasmo con il quale avevi intrapreso questo impegno per la città di Orvieto. Sul chi eri ora lo sanno tutti; non solo hai avuto immensi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale ma, cosa grande e che solo un uomo con le sue doti sapeva fare, è quella di aver messo la tua malattia al servizio del mondo e fare di essa un trampolino di lancio per la ricerca scientifica. Di una cosa sono convinto ed è quella che la tua testimonianza ci ha lasciato; vale a dire l’impegno a discutere serenamente sulla necessità di non porre barriere ideologiche nel cammino della scienza, con sempre il rispetto degli altri, rispetto che tu hai sempre avuto e dimostrato in ogni occasione. Concludo con alcune parole del tuo libro .....”Vorrei scendere e camminare e abbracciare il mondo, ma non posso. Mi piacerebbe andare incontro a te correndo, ma non posso. ......Non è freddo eppure provo tanto freddo......”.

Questa notizia è correlata a:

Luca Coscioni: il ricordo della politica locale