sociale

Il saluto di Rifondazione Comunista Orvieto

martedì 21 febbraio 2006
Addio Luca, ci manchi già, immensamente. Della tua malattia hai fatto una battaglia per l’umanità, ci hai concesso il privilegio di andare oltre il tuo caso personale e comprendere l’importanza di una battaglia di civiltà: la battaglia per “liberare la vita “. E l’importanza che tale battaglia si trasformi, come dici tu, in un nuovo, imperioso progetto politico. Insieme a te e a tua moglie abbiamo fatto un piccolo pezzo in quella battaglia per il referendum sulla procreazione assistita, e questa opportunità ci ha riempito d’orgoglio. L’orgoglio di sentirci parte di una azione quotidiana che ci restituisca il diritto e la libertà di vivere e morire dignitosamente, superando le ipocrisie e le mediocrità di una società che relega il dolore, la sofferenza, la diversità, in ambito del tutto personale ed isolato. Ma ora che non sei più con noi, sei tu, Uomo, che ci arrivi nella mente, e ci strugge il cuore tutta la tua sofferenza ed il dolore dei tuoi cari, dei tuoi amici. Il durissimo percorso che hai dovuto vivere, per affrontare con coraggio, forza, lucidità, consapevolezza, la tua morte annunciata. Ci sentiamo orfani, oggi. Con tutto il doloroso significato che la parola porta con sé. Continueremo la tua battaglia con tutti quanti vorranno farlo. E’ il solo modo che conosciamo per dirti tutta la nostra riconoscenza, e tutto il nostro profondo affetto. le compagne ed i compagni del Circolo di Orvieto

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