sociale

Bollette morose: la SII non si presenta per l’annunciato distacco idrico

giovedì 16 febbraio 2006
di laura
Non si è verificato il distacco idrico annunciato dalla SII, la società ente gestore del Servizio idrico dell’Ato 2, per quei cittadini orvietani che, in segno di disobbedienza civile, hanno sospeso da tempo il pagamento delle bollette dell’acqua per un servizio del quale non condividono né l’impostazione prevista dalla legge Galli e dalla sua attuazione, né tantomeno le modalità, i costi e i disservizi relativi alla sua gestione. Il gruppo che ha sospeso il pagamento delle bollette dell’acqua, per lo più formato da aderenti e simpatizzanti de Il Collettivo del Manifesto, dopo vari solleciti della SII aveva ricevuto già da tempo i telegrammi che annunciavano per questa mattina la chiusura dei contatori di approvvigionamento dell’acqua. Decisione che nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere, sia nell’Ato, sia all’interno delle forze politiche, che avevano tra l’altro affrontato la materia complessiva del servizio idrico – compresa l’autosospensione dei pagamenti dei disobbedienti civili e la minaccia di distacco della SII - nel penultimo Consiglio Comunale. Questa mattina, alcuni aderenti al Movimento della Ripubblicizzazione dell’acqua - una decina - avevano organizzato un presidio in Via Loggia dei Mercanti, presso l’abitazione di Giulio Montanucci, la “storica” mente del Collettivo del Manifesto, che doveva essere il primo ad essere colpito dall’annunciato distacco. Si è notato anche un certo dispiegamento di forze dell’ordine in Piazza della Repubblica, ma della SII nessuna traccia. Molteplici, probabilmente, i motivi. Innanzi tutto sia il Presidente dell’Ato, Marino Capoccia, che il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, avevano fatto dei passaggi per ammorbidire la linea della SII. Capoccia, pur non condividendo l’atteggiamento dei morosi – sia perché attribuito, da parte sua, anche a un clima di strumentalizzazione politica, tutto di ordine orvietano e, ancor più precisamente, diessino, sia perché ha più volte dichiarato che non ritiene giusto che “i disobbedienti” basino il loro consumo di acqua sui pagamenti di altri – era nei giorni scorsi intervenuto per chiedere una riduzione dell’approvvigionamento all’uso strettamente necessario, ma non il distacco. Quanto al sindaco Mocio, oltre ad aver preso una palese posizione in Consiglio per una revisione della legge Galli, pare che proprio ieri sera abbia esercitato pressioni molto forti sul direttore della SII, l’ingegner Latini. Pressioni che, a giudicare dall’esito di questa mattina, dovrebbero aver avuto il loro effetto. Altro motivo il nefasto effetto mediatico che l’operazione distacco avrebbe avuto. Un boomerang per la SII, che sarebbe stata additata come l’ente che andava a chiudere un servizio di prima necessità e dal quale dipende addirittura l’abitailità delle abitazioni, secondo molti inalienabile e non suscettibile di essere negato, ancorché morosi; e per di più ai danni di una persona anziana e in non perfetta salute. Soddisfatti del risultato i “disobbedienti”, che non si ritengono disobbedienti affatto, ma conseguenti all’adesione al Movimento di Ripubblicizzazione dell’acqua; e che respingono ogni accusa di strumentalizzazione politica, facendo presente come il movimento sia largamente trasversale, e raccolga tra l’altro forze politiche di appurata lealtà e insospettabili associazioni e organizzazioni sindacali.